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Trump

La battaglia dei trans nell'esercito

L'ordine esecutivo di Trump che vieta alle persone trans di essere soldati nell'esercito USA è al centro di una battaglia legale.

Gender Watch 10_05_2025

Un ordine esecutivo di Trump prevede che «le limitazioni mediche, chirurgiche e di salute mentale imposte agli individui che hanno una diagnosi attuale o una storia di disforia di genere, o ne manifestano sintomi, sono incompatibili con gli elevati standard mentali e fisici necessari per il servizio militare». Dunque divieto di arruolamento per le persone trans e congedo per quelle che già vestono l’uniforme.

Hanno fatto ricorso contro questo ordine esecutivo presso la Corte d'Appello degli Stati Uniti per il Nono Circuito, il Comandante transessuale della Marina degli Stati Uniti Emily Shilling, insieme ad altre persone trans già arruolate o che vorrebbero arruolarsi e un’organizzazione che tutela i soldati transessuali.

Un'ingiunzione preliminare del 27 marzo della Corte di Appello aveva congelato l’ordinanza, ma il governo ha fatto ricorso alla Corte Suprema e questa, a sua volta, ha sospeso l’ingiunzione, ripristinando l’efficacia dell’ordinanza.

Lambda Legal e la Human Rights Campaign Foundation, entrambe rappresentanti dei querelanti, hanno rilasciato una dichiarazione in cui, tra le altre cose, si afferma: «Le persone transgender soddisfano gli stessi standard e dimostrano gli stessi valori di tutti coloro che prestano servizio».

Trump ha escluso le persone trans dall’esercito perché, innanzitutto, la loro salute mentale non è solida: «per il bene della nostra Nazione e dei patrioti americani che si offrono volontari, il servizio militare deve essere riservato a coloro che sono mentalmente e fisicamente idonei al servizio. Le Forze Armate devono aderire a elevati standard di salute mentale e fisica per garantire che i nostri militari possano schierarsi, combattere e vincere, anche in condizioni difficili e senza il beneficio di cure mediche di routine o di speciali disposizioni», si legge nell’ordine esecutivo.

Inoltre, sotto il profilo morale, la scelta di “cambiare” sesso «è in conflitto con l'impegno di un soldato a uno stile di vita onorevole, veritiero e disciplinato, anche nella vita personale. L'affermazione di un uomo di essere una donna e la sua richiesta che gli altri onorino questa falsità non sono coerenti con l'umiltà e l'altruismo richiesti a un militare». Infine avere degli uomini negli spazi riservati alle soldatesse e avere delle donne tra i soldati può creare situazioni di conflitto.