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COMUNICATO

«Islamici in Europa, parlate chiaro»

Mi rivolgo ai gruppi organizzati di islamici presenti nelle città europee e chiedo quale presidente dell'associazione culturale Studium Fidei una sincera condanna per coloro che si stanno macchiando di orrendi criini: cristiani sepolti vivi e minacciati di espulsione o di forzata conversione o di morte. 

Ecclesia 11_08_2014

Mi rivolgo ai gruppi organizzati di islamici presenti nelle città europee e chiedo quale presidente dell'associazione culturale Studium Fidei una sincera condanna per coloro che si stanno macchiando di orrendi criini: cristiani sepolti vivi e minacciati di espulsione o di forzata conversione o di morte.

La condanna deve venire non solo dalla comunità internazionale ma da tutti gli islamici presenti in Europa nei confronti di questi metodi dello Stato islamico dell'Iraq e di altri paesi.

Il silenzio è già colpevolezza.

Noi desideriamo che in Africa, in Medio Oriente e in ogni parte del mondo ogni persona non venga perseguitata per la sua religione. E che il nome cristiano sia rispettato per tutto ciò che ha operato nell'Africa e nell'Asia moderne.

Finora non abbiamo avuto alcun segnale significativo di condanna da parte dei musulmani presenti nelle città d'Europa.

Ma questo fenomeno della persecuzione non può passare invano e inosservato. Se si vuole rispetto -come deve essere e come è doveroso dare - è necessario condannare ogni integralismo.

* presidente Associazione culturale Studium Fidei