Io non posso nulla
Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
(Gv 5, 17-30)
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». ... «il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo.... Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. ...Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. ... Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. (Gv 5, 17-30)
L'umiltà del Figlio che dice “da me, io non posso far nulla” è paradossalmente segno della Sua generazione divina. Gesù cerca una reciprocità simile con noi così che possiamo giungere al Padre in Lui, per Lui, con Lui. In questo modo nessuno può sottrarci a un Padre nelle braccia del quale desideriamo gettarci con fiducioso abbandono.