"Io e i miei nonni", per uscire dal vuoto educativo
Si è imposto, soprattutto dopo il 68, un pensiero nemico dell’educazione, basato sul principio della totale autosufficienza di ognuno, che, pertanto, non ha bisogno di educazione. Un concorso scolastico rivolto alla figura dei nonni cerca di controtestimoniare la verità.
Caro direttore,
probabilmente, tra tutti i punti critici dell’attuale situazione personale e sociale, il più critico è quello che riguarda l’educazione. Non a caso, il Servo di Dio don Luigi Giussani ebbe a parlare con grande preoccupazione di “emergenza educativa”. Si è imposto, soprattutto dopo il 68, un pensiero nemico dell’educazione, basato sul principio della totale autosufficienza di ognuno, che, pertanto, non ha bisogno di educazione.
Ciò è avvenuto nella scuola, dove, sull’onda del sei politico, si è rinunciato ad aiutare i ragazzi ad andare “oltre” se stessi per trovare l’isola che c’è, contrariamente a quanto canta un famoso artista. E’ avvenuto nella famiglia, dove i genitori si sono fatti prendere da uno strano e innaturale complesso di inferiorità, che li porta a rinunciare, troppo spesso, alla propria autorevolezza per indicare una strada di certezza ai propri figli, che poi crescono nella incertezza ideale e morale.
E’ avvenuto tra i mass media, che rincorrono i presunti pruriti della gente, invece di cercare di raccontare la verità dei fatti, creando così un clima scettico circa la verità. E’ avvenuto nel mondo ufficiale della cultura, che fa passare come reali ipotesi di vita che, invece, sono pazzesche, nel senso tecnico del termine (vedasi Chesterton): in questa direzione vanno tutti i tentativi (alcuni, purtroppo riusciti) di estirpare i giovani dalla propria storia e dalla propria tradizione.
Anche per questo, quattro anni fa è nata l’Associazione NONNI2.0, con lo scopo di ribadire, secondo il pensiero dell’uomo comune, che ciascuno di noi non è nato dal nulla, ma dentro una storia trasmessa di generazione in generazione. I nonni, in questo senso, hanno ancora molte cose da dire al mondo irreligioso di oggi e l’associazione vuole spingere i propri associati a proclamare le cose importanti della vita. In questo senso, i nonni stanno riscoprendo la loro funzione educativa, non solo verso i propri singoli nipoti, ma anche verso l’intera società , che chiede di riscoprire il senso del proprio esistere e della propria storia.
In questo contesto, l’associazione dei nonni ha indetto, per il presente anno scolastico, un CONCORSO rivolto agli studenti delle elementari, delle medie e delle superiori, consistente in un componimento con questo titolo: “IO E I MIEI NONNI: esperienze e riflessioni”. Si confida che molte scuole diffondano al proprio interno questa proposta, che ha lo scopo di rendere coscienti i giovani di quanto sia importante per tutti sentirsi parte di una storia, che rende la vita più intensa e affascinante. I componimenti devono pervenire all’associazione entro il 28 febbraio 2019, mentre la premiazione si terrà in maggio a Milano. Per ogni informazione, ci si può rivolgere a questo indirizzo: associazione@nonniduepuntozero.eu.
Penso che dobbiamo tutti batterci intensamente perché il tema essenziale dell’educazione esca dalla fase (durata troppo a lungo) dell’emergenza. Ognuno con la propria responsabilità.