Introvigne rappresentante OSCE per la lotta alla discriminazione religiosa
La decisione del presidente di turno,
il lituano Azubalis, frutto di brillante concertazione fra Italia e Santa Sede.
Il 5 gennaio il Ministro degli Esteri della Lituania, Audronius Azubalis, presidente di turno per l’anno 2011 dell’OSCE, l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, ha nominato Massimo Introvigne «Rappresentante OSCE per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione, con un’attenzione particolare alla discriminazione contro i cristiani e i membri di altre religioni», incarico in cui succede all’on. Mario Mauro.
Sociologo, vice-responsabile di Alleanza Cattolica, Introvigne è fra i principali esperti mondiali di libertà religiosa e di scenari internazionali. In trent’anni di studio ha pubblicato oltre quaranta volumi dedicati soprattutto al pluralismo religioso e al magistero della Chiesa Cattolica. Dirige a Torino il CESNUR, il Centro Studi sulle Nuove Religioni, una delle maggiori istituzioni mondiali che si occupano di rilevare e descrivere i fenomeni religiosi in Italia e nel mondo, è vicedirettore dell’ASPOR, l’Associazione Piemontese di Sociologia delle Religioni, collabora con Avvenire, Libero, il mensile di apologetica Il Timone ed è apprezzato commentatore su La Bussola Quotidiana.
L’OSCE è la maggiore organizzazione internazionale nel campo della sicurezza e della promozione dei diritti umani. Strutturata in agenzie semi-indipendenti e in una squadra di “rappresentanti” che dipendono direttamente dal presidente di turno, conta su 56 Paesi membri. Fra essi figurano tutti quelli dell’Europa (compresa la Santa Sede, che ne è membro fondatore) e dell’Asia Centrale ex sovietica, a cui si aggiungono Stati Uniti e Canada. Con altri Paesi del Mediterraneo (fra cui il Marocco e Israele) e dell’Asia (fra cui il Giappone e la Corea del Sud) e con l’Australia mantiene infine un partenariato speciale.
L’OSCE svolge da anni un importante ruolo di vigilanza nel settore dei diritti umani e della libertà religiosa, e oggi la presidenza lituana intende sviluppare anche il momento culturale ed educativo di questa vigilanza attraverso convegni e iniziative in diversi Paesi.
L’importanza crescente di questo organismo di monitaraggio viene del resto confermata dal vertice svoltosi nel dicembre 2010 ad Astana, in Kazakhstan, cui hanno partecipato numerosi capi di Stato e di governo e altre autorità, fra le quali il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, Hillary Clinton, il primo ministro russo Dmitrij Medvedev e quello italiano Silvio Berlusconi.
Il mandato del rappresentante per la lotta alla discriminazione, oggi il nostro collaboratore Introvigne, comprende la vigilanza e le iniziative contro il razzismo, la xenofobia, e la discriminazione nei confronti dei cristiani e dei membri di tutte le religioni diverse dall’ebraismo e dall’islam. Per queste due religioni, infatti, l’organizzazione prevede due ulteriori rappresentanti.
La candidatura d’Introvigne è stata promossa con decisione sia dal governo italiano, nella persona del ministro Franco Frattini (ma con un intervento personale sulla presidenza lituana anche del presidente Berlusconi), sia dalla Santa Sede, in particolare grazie all'opera di mons. Ettore Balestrero, sotto-segretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato vaticana.
L’inaugurazione della nuova amministrazione dell’OSCE si svolgerà il 13 gennaio a Vienna.