Interrotte le funzioni religiose della Chiesa di Sion a Pechino
Degli agenti hanno interrotto le funzioni domenicali, hanno prelevato 12 tra fedeli e Pastori e fatto porre i sigilli ai locali affittati dalla chiesa
Domenica 20 ottobre in Cina le autorità hanno ordinato ispezioni in quattro luoghi di culto di una chiesa domestica, la Chiesa di Sion, a Pechino. Erano circa le 10.00 e nelle diverse sedi della Chiesa si stavano svolgendo i consueti servizi di culto domenicali, quando gli agenti della polizia hanno fatto irruzione nelle sedi di Guomao, Wangjing, Yizhuang e Shijingshan e hanno interrotto le funzioni. Quindi hanno raccolto le generalità dei presenti e hanno prelevato dei membri del personale pastorale e dei fedeli, in tutto 12 persone, tra le quali Qin Guoliang, della sede di Guomao. Solo in serata la maggior parte dei fedeli sono stati rilasciati. Qin Guoliang è stato trattenuto e quando i famigliari hanno chiesto come mai è stato riposto loro che era stato condannato a 14 giorni di detenzione amministrativa con l’accusa di “aver organizzato dei raduni illegali”. Inoltre la società immobiliare proprietaria dello stabile ha posto i sigilli ai locali affittati alla Chiesa. Le autorità cinesi hanno bandito la Chiesa di Sion nell’aprile del 2018 dopo che i suoi responsabili avevano rifiutato di installare delle telecamere a circuito chiuso all’interno del loro edificio. Come nel caso di altre chiese domestiche, non registrate e quindi non riconosciute dal governo, i fedeli si ritrovano in vari luoghi. All’epoca a Pechino le sedi erano sei e sono state tutte chiuse. La Chiesa di Sion conta circa 1.500 fedeli di diversa estrazione sociale. Il governo cinese vorrebbe che confluisse nel Movimento delle tre autonomie, la Chiesa protestante ufficiale interdenominazionale. Ma secondo i fedeli che fanno parte della Chiesa di Sion e anche secondo molti altri cristiani protestanti il Movimento è troppo compromesso con il potere politico e rifiutano di aderirvi.