Insegnante licenziato per un pronome
In Virginia un docente di francese è stato licenziato perchè non voleva riferirsi ad una ragazza trans usando pronomi maschili. Insieme a lui è stata licenziata anche la realtà dei fatti.
Peter Vlaming è stato licenziato dalla scuola superiore di West Point in Virginia perché non si riferiva ad una ragazza transessuale con i pronomi femminili. L’insegnante è venuto incontro alla ragazza permettendola di adottare un nome maschile ed inoltre Vlaming usava l’accortezza di non riferirsi a lei né con pronomi maschili né femminili.
Peter ha scritto al The Washington Times: «Il problema del pronome è importante per me. Dopotutto sono un insegnante di lingue. I pronomi significano qualcosa: si riferiscono al sesso biologico di una persona. Credo che il sesso sia biologico, non psicologico e che non possa essere cambiato, indipendentemente da quanto sforzo fisico ed emotivo una persona investe a tal fine. È semplicemente un dato di fatto, per quanto mi riguarda. È anche un principio fondamentale del mio credo religioso, che insegna che è sbagliato dire una menzogna».
Agli amministratori della scuola però non bastava questo atteggiamento di neutralità dell’insegnante, bensì volevano obbligare Vlaming ad usare pronomi maschili. Continua quest’ultimo: «Usare pronomi sbagliati significherebbe negare non solo la mia fede, ma la realtà oggettiva. Inoltre, vorrebbe dire sacrificare la mia libertà di coscienza. Significherebbe consentire agli amministratori di violare la mia libertà di parola giuridicamente tutelata, consentendo loro di costringermi a esprimere idee con cui non sono d'accordo. […] Non mi dispiace non usare un pronome che potrebbe offendere questa studentessa, ma non sono disposto a usarne uno che offenda la mia coscienza. Sembra una richiesta semplice ed equa, ma gli amministratori della scuola non mi hanno ascoltato. Posso solo sperare che un giudice lo farà». Infatti il docente ha intentato causa alla scuola.
