India: la querelle siro-malabarese approda in Vaticano
A un punto di svolta l'annosa disputa tra chi vuole che si celebri "rivolti a Oriente" e chi no. In cerca di una soluzione, per ora si volgono a Roma. Oggi l'incontro con Gugerotti e Parolin.
Approda a Roma l'annosa querelle che divide l'arcieparchia indiana di Ernakulam-Angamaly almeno dal 2021, a causa della forte ribellione al "nuovo rito", che prevede – col sostegno della Santa Sede – un parziale ritorno alla celebrazione verso Oriente (nella liturgia eucaristica). Ribellione così forte, e aggravatasi poco prima di Natale, da aver richiesto più di una volta l'intervento delle forze dell'ordine.
La gerarchia siro-malabarese ne parlerà oggi in Vaticano: lo annuncia il cardinale George Alencherry (che si era ritrovato bruciato in effigie dai manifestanti) con una lettera datata 1° maggio 2023, per informare vescovi, sacerdoti e fedeli e chiedere loro di pregare «per trovare una soluzione definitiva alla presente situazione di stallo». La decisione è stata adottata durante una riunione online del sinodo permanente siro-malabarese ed è stata richiesta un'udienza, fissata appunto per oggi, 4 maggio.
Alle 17, ora italiana, i leader siro-malabaresi incontreranno il cardinale Parolin e l'arcivescovo Gugerotti, rispettivamente Segretario di Stato e Prefetto del Dicastero per le Chiese orientali. Proprio per quest'ultimo, insediato da pochi mesi alla guida del Dicastero, sarà un primo importante banco di prova, ma anche la presenza del Segretario di Stato – osserva Pillar Catholic – è un indizio della preoccupazione della Santa Sede, segno che «la questione è arrivata alla porta del Papa». Insomma, divisi tra chi vuole che si celebri "verso Oriente" e chi no, per ora si volgono verso Roma.