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L'INTERVENTO

«Inaccettabile non è il vaccino, ma il ricatto vaccinale»

Quello che è inaccettabile non è il vaccino ma il ricatto vaccinale. È inaccettabile che il consenso, che è il fondamento della medicina, venga estorto. Si è indotta una terribile confusione tra “convenienza a vaccinarsi” e obbligo vaccinale alimentata dai mass media e scientificamente inaccettabile. Se qualche obbligo ci fosse da assegnare, sarebbe l’obbligo di segnalazione di eventi avversi gravi da parte dei medici, che oggi non esiste.
- GREEN PASS, CONTROLLI IMPOSSIBILI, di Ruben Razzante

Attualità 07_12_2021

Da mesi questo governo, un passetto alla volta, stringe il cappio attorno al collo degli italiani con decreti inutili e dannosi, scientificamente ingiustificabili e assurdi. Dobbiamo resistere a questa progressiva dittatura sanitaria in nome della libertà, della medicina e della scienza. Aggiungo anche in nome di Dio.

Prego Sant’Antonio, cui tanti italiani sono devoti. Prego Giuseppe Moscati, santo medico, scienziato e professore universitario, di salvare la scienza e l’arte della medicina. Lo nomino perché sappiamo che si adoperò anche per salvare Napoli dal colera mediante igiene delle acque, opponendosi alla caccia agli untori e alle folli misure adottate dalla gente come quella di bruciare indumenti e materassi.

Ho cominciato il lavoro proprio all’Università di Padova. Dopo tanti anni di lavoro e di ricerca mi trovo ora membro della Commissione Medico Scientifica indipendente (CMS), supportata anche dal Coordinamento 15 ottobre. Noi vogliamo un dibattito. Tra l’altro, posso dire in anteprima che abbiamo ora proposto 16 argomenti scientifici contro la vaccinazione pediatrica indiscriminata. Vogliamo discuterne con le autorità sanitarie.

Noi non siamo “contro” i vaccini, siamo contro la dittatura sanitaria che sta diventando passo passo dittatura a tutti gli effetti. Vogliamo difendere il popolo italiano, la sua civiltà millenaria, la libertà della scienza e della medicina. Vogliamo una medicina al servizio della gente e dei malati. Per questo ho scelto oggi di ribadire ancora una volta i punti fondamentali della Costituzione.

ARTICOLO 32: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Allo stato delle conoscenze si sa per certo che salute è diritto dell'individuo, non dovere. Diritto alle cure e diritto anche ai vaccini, per chi ne ha bisogno.

I vaccini diventerebbero anche interesse della collettività se la loro efficacia si esprimesse come blocco della diffusione del virus stesso. Al 24 novembre, in Italia, la copertura vaccinale per due dosi nella popolazione di età maggiore di 12 anni è pari a 87,1%. È chiarissimo che i vaccini anti covid attuali non sono in grado di mettere in funzione la immunità di gregge. In un mese si sono verificati 97.000 casi di infezioni tra i vaccinati. Il tasso di infezioni, secondo l’ISS è tale per cui anche vaccinando il 100% della popolazione, si potrebbe pensare di avere una immunizzazione al massimo del 50%.

Il rispetto della persona umana.
La Corte ha già avuto modo di affermare (sentenza n. 307/1990) che la legge impositiva sarebbe compatibile con il dettato costituzionale se il trattamento sia diretto a preservare lo stato di salute della collettività, “sempre che esso non incida negativamente sullo stato di salute di colui che vi è assoggettato, salvo che per quelle sole conseguenze, che, per la loro temporaneità e scarsa entità, appaiano normali di ogni intervento sanitario e, pertanto, tollerabili”.

Negli USA i morti segnalati per milione di dosi sono finora 21,2 col vaccino Pfizer e 1,6 per tutti i vaccini nei precedenti 10 anni. Quindi per 100 milioni di dosi si calcolano di 21,200 morti. Per i dati AIFA, in Italia fino a fine settembre erano registrati 608 decessi secondo le segnalazioni spontanee. Tra questi decessi 16 sicuramente correlati con la vaccinazione (calcolo correlazione sbagliato detto a AIFA 16 aprile 2021). Confronto con altri: nel 2017 i vaccini antiinfluenzali più gli anti-pneumococcici hanno avuto 7 decessi di cui nessuno correlato.

Ora vi chiedo: vi sembra rispetto della persona umana obbligare qualcuno a rischiare realmente la vita per un vaccino? Vi sembra rispetto della persona umana sospendere un lavoratore o una lavoratrice perché non si vogliono fare iniettare un prodotto sperimentale che oltretutto non serve alla collettività? Vi sembra rispetto della persona umana inoculare prodotti sperimentati poco e male nei bambini per proteggere i vecchi, già vaccinati?

Quello che è inaccettabile non è il vaccino ma è l’obbligo vaccinale o il ricatto vaccinale. È inaccettabile che il consenso, che è il fondamento della medicina da quando esiste la civiltà, venga estorto col ricatto.

Si è indotta una terribile confusione tra “convenienza a vaccinarsi” (rapporto benefici/rischi per l’individuo) e obbligo vaccinale. Questa confusione alimentata dai mass media è micidiale e scientificamente inaccettabile. Per i motivi detti l’obbligo vaccinale sarebbe inaccettabile anche se alla maggioranza degli individui con salute cagionevole convenisse vaccinarsi. Vaccini sì, volontariamente accettati a chi servono, obblighi, no. Questo bisogna gridare a tutti, per fermare la corsa al passaporto vaccinale sempre più restrittivo, corsa scientificamente inutile e assurda, politicamente deleteria, giuridicamente criminale.

Se qualche obbligo ci fosse da assegnare ai medici, sarebbe l’obbligo di segnalazione di eventi avversi gravi, che oggi non esiste. I dati AIFA non sono attendibili per questo. Eppure, le decisioni sanitarie si basano su di essi. È un errore inaccettabile, voluto per minimizzare i rischi, ma perché nessuno lo vede?

Le cure.
Finiamo con una nota positiva che ci viene dal mondo della medicina come scienza e come arte.
La malattia oggi si cura. Oltre ai vaccini (che non sono certo vietati!) ci sono anche le cure, che non sono in alternativa al vaccino ma possono servire anche a chi si è vaccinato e in cui il prodotto biogenetico non ha funzionato. Comunissimi farmaci riducono il rischio di ospedalizzazione da 10% a 1%.

Molto del futuro dipende da noi, dipende dai cittadini che si riapproprino dell’organizzazione sociale, della propria salute, e così facendo contribuiscano a difendere la medicina e la libertà della scienza, contribuiscano a salvare la Costituzione su cui si regge la democrazia in questo Paese.

*Patologo, specialista in Ematologia Clinica e di Laboratorio. Discorso pronunciato a Padova in occasione della manifestazione "No, Draghi, no" .