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LA MOSTRA

In Vaticano anche il presepe della beata famiglia Ulma

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Tra gli oltre 120 presepi della mostra internazionale in Piazza San Pietro, ce n’è anche uno ligneo che rappresenta i nove martiri polacchi della famiglia Ulma, beatificati il 10 settembre di quest’anno.

Ecclesia 13_12_2023
Presepe famiglia Ulma (foto W. Redzioch)

Il Dicastero per l'Evangelizzazione, in preparazione al Giubileo 2025, prosegue le sue iniziative culturali nell’ambito della rassegna “Il Giubileo è cultura”. Una di queste è la mostra internazionale “100 presepi in Vaticano” allestita sotto il colonnato di Piazza San Pietro, dove vengono esposte le opere di tanti artigiani. La scena della Natività viene presentata in vari modi, a seconda della fantasia degli ideatori e dei materiali utilizzati.

L'esposizione di quest'anno intende celebrare gli 800 anni della prima rappresentazione del presepe che san Francesco preparò per il Natale del 1223 a Greccio, a pochi chilometri dalla città di Rieti. Perciò all'inaugurazione della mostra, a fianco di monsignor Rino Fisichella, erano presenti padre Massimo Fusarelli, ministro generale dell'Ordine dei Frati Minori, e il sindaco di Greccio, Emiliano Fabi.

La mostra di quest'anno presenta oltre 120 presepi provenienti da 22 paesi del mondo: Italia, Croazia, Spagna, San Marino, Ucraina, Irlanda, Slovenia, Ungheria, Polonia, Estonia, Germania, Slovacchia, Repubblica Ceca, Austria, Russia, Stati Uniti, Colombia, Taiwan, Venezuela, Filippine, Guatemala e Paraguay.

Uno di questi presepi fa riferimento alla storia di una famiglia di contadini polacchi, gli Ulma. Due mesi fa, il 10 settembre, tutta la famiglia composta da Wiktoria e Józef Ulma – con i loro sette figli, di cui l’ultimo ancora nel grembo della madre – è stata beatificata a Markowa (Polonia), grazie al riconoscimento del martirio in odio alla fede. Un martirio avvenuto dopo che gli Ulma avevano aiutato e nascosto degli ebrei durante l’occupazione tedesca della Polonia.

Il presepe è stato preparato da uno scultore di Markowa, Jan Szajer, che insieme alla propria famiglia ha dedicato diverse settimane alla sua realizzazione. Il presepe è una tradizionale capanna di legno polacca ricoperta di paglia, al centro della quale si trovano le figurine della Sacra Famiglia fatte a mano. Sul lato sinistro ci sono Wiktoria e Józef Ulma con i loro figli. L'interno comprende anche i tradizionali mobili e oggetti della loro casa: una stufa, un tavolo, una panca, una cassapanca, una croce, dei quadri alle pareti, ma anche un albero di Natale con decorazioni in paglia. Fuori dalla capanna ci sono otto “matzevot” (lapidi tombali) di membri della famiglia Goldman che furono nascosti dagli Ulma e che furono uccisi dai tedeschi nella loro casa.

Come hanno spiegato gli ideatori del presepe, «durante la guerra, la famiglia Ulma condivideva la propria casetta di legno con una famiglia ebrea di otto persone, così nel nostro simbolico presepe la condividono con la Sacra Famiglia».

Peccato che non ci siano delle spiegazioni che raccontino la storia di questa eroica famiglia di martiri – già nota ai lettori della Bussola (vedi qui, qui e qui) – che viene ignorata dalla maggioranza dei visitatori.



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