In principio era il Verbo
Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio... E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi... (Gv 1, 1-18)
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio... In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta... Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio... E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi... (Gv 1, 1-18)
Il prologo di Giovanni ci racconta la vera religione, cioè la vera relazione tra Dio e l’uomo. Nel cristianesimo questa relazione diventa anche identità: prima di tutto nella relazione trinitaria, poi tra la Trinità e Maria, poi tra Maria e Gesù, infine tra Gesù e tutti gli uomini. Relazione che diventa identità perché “il verbo si è fatto carne”: divinità e umanità fuse insieme. E la relazione non è solo dall’alto verso il basso, ma anche dagli uomini verso Dio: ci sono i figli della tenebre che non accolgono la Luce. Ma chi la accoglie diventa figlio di Dio.