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Cristiani Perseguitati
a cura di Anna Bono
Abusi e vessazioni

In Pakistan un cimitero cristiano ha rischiato di andare distrutto

Per farci passare una strada, un musulmano aveva mandato operai e ruspe a distruggere le tombe e solo per caso dei cristiani se ne sono accorti

 

L’associazione Open Doors nel presentare il proprio rapporto 2022 sui cristiani perseguitati ha ricordato che “anche se la violenza attira maggiormente l’attenzione, l’inesorabile pressione, fatta di vessazioni quotidiane, affrontata dalle comunità cristiane è altrettanto devastante. Questa pressione si esprime in una miriade di forme, sia velate che palesi”. Quanto accaduto il 18 febbraio nei pressi di Lahore, in Pakistan, rientra nelle vessazioni che i cristiani sono costretti a subire. Un imprenditore musulmano, Rana Ahmad Raza, ha deciso di distruggere parte di un cimitero cristiano per farci passare la strada in costruzione che porta alla sua società immobiliare situata nella città di Shahkot. Forse non ha neanche pensato di chiedere una autorizzazione, convinto di poterlo fare impunemente. Invece se ne sono accorti alcuni fedeli che stavano andando a seppellire un morto e che sono arrivati al cimitero mentre degli operai stavano scavando il terreno e distruggendo lapidi e tombe con un bulldozer. Indignati, i fedeli sono tornati indietro e hanno bloccato una strada vicina, improvvisando una manifestazione di protesta. Solo allora sono arrivate le forze dell’ordine che, per fortuna, ne hanno accolto le rimostranze. Gli agenti, recatisi al camposanto, hanno fermato i lavori e ordinato lo sgombero degli attrezzi e dei macchinari e poi hanno anche aiutato i fedeli a seppellire il defunto. Ma, se nessuno fosse andato al cimitero, i lavori sarebbero stati ultimati e il cimitero, che ha più di 100 anni, sarebbe stato distrutto.