In Pakistan ancora una bambina cristiana rapita
È stata prelevata in casa sua, violentata per sette giorni e poi lasciata libera da cinque uomini che pur essendo stati individuati adesso sono liberi
“La protezione delle ragazze cristiane minorenni è diventato il problema principale delle minoranze religiose”. A sollevare la questione parlando con l’agenzia di stampa AsiaNews è Zohaib Newton, il direttore esecutivo di Voice Pakistan, una associazione che difende i diritti umani e in particolare si occupa del fenomeno dei frequenti rapimenti di donne cristiane, violentate e spesso costrette a convertirsi all’Islam e a sposare i lororapitori. “Il governo pakistano dovrebbe lavorare seriamente a una soluzione legislativa – spiega – i colpevoli dovrebbero ricevere una lezione esemplare per questa odiosa attività criminale”. La vittima più recente, ma forse non l’ultima dal momento che non tutti i casi vengono denunciati, è una ragazzina di 13 anni studentessa di prima media, Angel Robin, che è stata rapita il 27 aprile a Chak, località dell’area della città di Fisalabad. La piccola è stata prelevata in casa sua da cinque uomini musulmani, quattro dei quali noti per la loro cattiva reputazione. Per sette giorni gli uomini hanno abusato di lei e poi l’hanno lasciata andare. Un referto medico attesta che ha subito una forma estrema di violenza sessuale. La famiglia ha denunciato gli autori del sequestro e della violenza che sono stati individuati e arrestati. Tuttavia hanno ottenuto libertà provvisoria e adesso uomini politici e autorità religiose locali stanno facendo pressione sui famigliari di Robin per convincerli a non dare seguito all’azione legale. “I colpevoli di questo atto brutale contro di lei – spiega Tambinda Saher, presidente del Women’s Power Circle – perché sapevano che apparteneva a una famiglia cristiana povera e sarebbero rimasti al sicuro dopo una simile brutalità. Questa ragazzina è alle prese con sofferenze fisiche e mentali e sta prendendo medicine, mentre i colpevoli sono in libertà e continuano a minacciare la famiglia per ottenere un compromesso”. Il Pakistan è un paese musulmano in cui i cristiani costituiscono una piccola minoranza, meno del 2 per cento della popolazione. Occupa il 7° posto nella World Watch List 2023, Open Doors, dei paesi in cui i cristiani sono più perseguitati.