In Nigeria un rapimento lampo, vittima un sacerdote cattolico
Padre Azubuike era stato rapito il 10 luglio mentre rientrava in parrocchia in compagnia di tre altre persone e per loro era stato subito chiesto un riscatto
Sono stati liberati il 12 luglio padre Joseph Azubuike, parroco della parrocchia di Saint Charles di Isu, e tre altre persone rapiti in Nigeria, nello stato sud orientale di Ebonyi, il 10 luglio. Lo ha annunciato padre Mathew Opoke, cancelliere della diocesi di Abakaliki di cui la parrocchia di Saint Charles fa parte. Nel confermare l’avvenuta liberazione, padre Opoke ha detto che è avvenuta senza che sia stato pagato un riscatto: “padre Azubuike, insieme alle altre tre persone rapite con lui, hanno riconquistato la libertà. È motivo di gioia che Dio abbia risposto alle nostre preghiere e abbia annunciato la liberazione incondizionata del Suo servitore in un modo straordinario. Siamo grati a coloro che sono entrati in azione dopo aver appreso la brutta notizia del suo rapimento”. L’11 luglio padre Opoke aveva spiegato che padre Azubuike era stato sequestrato vicino alla sua chiesa mentre rientrava dopo aver svolto le proprie attività evangeliche. Inoltre aveva detto che i rapitori avevano preso contatto con la diocesi e avevano chiesto una somma di denaro non specificata per la loro liberazione. “È stato rapito e chiedono un riscatto – aveva detto rivolgendosi ai fedeli della diocesi – pregate e che le vostre preghiere facciano sì che ci venga restituito senza porre condizioni”. Il portavoce della polizia locale, Onome Onovwakpoyeya, ha dichiarato che si deve a una azione di polizia il ritrovamento dei quattro rapiti che ha permesso il loro ritorno a casa sani e salvi. “I sequestratori sono riusciti a fuggire – ha aggiunto – ma sono in corso intensi sforzi per arrestare i colpevoli”. I sequestri a scopo di estorsione sono frequenti in tutta la Nigeria. I rapitori colpiscono soprattutto persone in viaggio, nei campi, di prima mattina e di sera, ma agiscono anche nei centri urbani in pieno giorno.