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Religiosi vittime di violenza

In Nigeria è stato rapito un altro sacerdote

Padre Eze stava andando ad amministrare l’estrema unzione a un parrocchiano quando è stato sequestrato da uomini armati a bordo di motociclette

Un altro sacerdote è stato rapito in Nigeria. Si tratta di padre Kingsley Eze, familiarmente chiamato padre Ichie, parroco dal 2017 della chiesa di San Michele di Umuekebi che si trova nella comunità autonoma di Osuoweerre, nello stato meridionale di Imo. È successo il 30 novembre verso le 20.00 lungo la Anara Umuelemai Road. Padre Eze e il suo autista, Uchenna Newman, erano scesi dalla loro jeep con l’intenzione di acquistare alcune cose da dei venditori ambulanti quando sono comparsi degli uomini armati a bordo di due motociclette. I malviventi hanno incominciato a sparare per spaventare la gente ferendo una persona, hanno derubato gli ambulanti e poi hanno costretto padre Eze e l’autista a seguirli e hanno portato via anche la loro macchina. Padre Eze stava andando ad amministrare l’estrema unzione a un parrocchiano. Nel dare la notizia del rapimento, padre Princewill Iwuanyanwu, il cancelliere della diocesi di Okigwe di cui fa parte la parrocchia di San Michele, ha chiesto ai fedeli di pregare per la sua salvezza e quella del suo autista, spiegando che purtroppo ancora di loro non si hanno notizie. Quello di padre Eze è il terzo sequestro di persona nell’arco di una settimana lungo la stessa arteria stradale. Uno ha avuto un finale tragico. Il capo tradizionale della comunità Otulu è stato rapito e poi ucciso. Oltre ai numerosi rapimenti, nello stato di Imo così come negli altri stati della Nigeria sud orientale preoccupano i frequenti attacchi armati che spesso prendono di mira agenti di sicurezza e funzionari e strutture governative. Tre giorni prima del rapimento di padre Eze degli uomini armati che si ritiene appartengano all’Ipob, il movimento indipendentista del popolo Igbo, hanno ucciso un agente e un ispettore di polizia.