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Islam

In Iran è stata arrestata una cristiana convertita

È stata prelevata dalle Guardie della rivoluzione islamica mentre partecipava a un raduno di fedeli e ancora non si conoscono i capi d’accusa

 

Il 6 febbraio è stata arrestata in Iran Somayeh Rajabi, una donna convertita dall’islam al cristianesimo. Stava partecipando a un raduno di fedeli organizzato a Gatab, una città della provincia di Mazzandaran. All’evento stavano partecipando anche cristiani provenienti dalle città vicine, in tutto circa 80 fedeli. All’operazione, compiuta in tarda serata, hanno partecipato almeno 20 membri delle Guardie della rivoluzione islamica in borghese. A darne notizia è Article18, un sito specializzato nel raccogliere notizie di abusi e violazioni della libertà di religione in Iran, secondo cui le guardie hanno anche confiscato molte Bibbie e degli strumenti musicali e dispositivi di comunicazione. Inoltre gli agenti hanno chiesto l’accesso a dati personali e password di telefoni cellulari, hanno imposto delle perquisizioni corporali, hanno percosso diverse persone e hanno strappato a forza delle collane con croci. Gli agenti per finire hanno bloccato il personale sanitario sopraggiunto per assistere i feriti. Risulta che Somayeh Rajabi il giorno successivo ha potuto telefonare alla famiglia e l’ha informata che stava per essere trasferita in una prigione di Sari, il capoluogo della provincia di Mazandaran. A distanza di oltre due settimane dall’arresto, non sono ancora noti i capi di accusa contro di lei. Le autorità iraniane fanno spesso irruzione nel case dei cristiani convertiti e nelle cosiddette chiese domestiche, ovvero le case private nelle quali i fedeli si riuniscono per pregare insieme e leggere testi sacri. Sono solite sequestrare effetti personali, croci e altri simboli di fede. In diversi paesi islamici si infierisce in modo particolare contro i musulmani convertiti al cristianesimo.