In Iran condannato a 10 anni di carcere il pastore Joseph Shahbazian
Con lui sono state condannate anche due donne che hanno abiurato l’Islam e hanno abbracciato la fede cristiana e, a pene minori, altri quattro cristiani
Un Pastore cristiano di origini armene, Joseph Shahbazian, e due donne convertite dall’Islam al Cristianesimo, Mina Khajavi e Malihe Nazari, sono stati condannati in Iran a dieci anni di carcere. Altri quattro cristiani sono stati condannati a pene che variano da uno a quattro anni, con esecuzione sospesa dietro pagamento di somme variabili da 800 a 1.200 euro. Nel riportare la notizia, l’agenzia di stampa AsiaNews spiega che Iman Afshari, il giudice che ha pronunciato le sentenze, ha fama di condannare i cristiani sottoposti al suo giudizio. Nel leggere il verdetto ha evidenziato che il Pastore “ha dato vita a un gruppo per attirare i musulmani” e “sotto il manto di programmi religiosi” ha “propagato” il cristianesimo evangelico. A questo si aggiungono “attività illegali e affermazioni infondate” grazie alle quali ha “abusato delle debolezze interiori delle persone e ha attirato alcune di esse” facendole aderire “al suo gruppo”. Sembra anche che abbia esercitato pressioni sulle imputate perché accusassero il Pastore di averle circuite per convertirle, promettendo una sentenza più lieve, ma entrambe hanno rifiutato. Il giudice inoltre ha utilizzato un linguaggio “duro e sarcastico” contro i cristiani per “umiliarli e denigrare” la loro fede. Negli ultimi anni migliaia di cristiani appartenenti a chiese domestiche sono stati arrestati e centinaia sono finiti in carcere con l’accusa di “agire contro la sicurezza nazionale”. Le violazioni della libertà religiosa in Iran si sono intensificate recentemente e colpiscono anche sufi, sunniti, atei e Baha’i. Lo scorso maggio un tribunale ha condannato a dieci anni di carcere per propaganda contro l’Islam il cristiano armeno iraniano Annoshavan Avedian.