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Islam

In Indonesia l’armonia religiosa migliora leggermente

L’armonia religiosa nel 2019 ha compiuto progressi. Aceh si conferma la provincia più conflittuale. Gli indici migliori sono stati registrati nelle province in cui i cristiani sono in maggioranza

Secondo un rapporto pubblicato il 12 dicembre dal ministero degli affari religiosi indonesiano l’armonia religiosa registra nel paese un live miglioramento. L’indice che la  misura è infatti salito dal 70,9 (su 100) del 2018 all’attuale 73,8. Anche la media degli ultimi cinque anni è positiva, con un indice superiore a 70, ma ancora non è stato raggiunto il valore del 2015 quando l’indice era salito al 75,3. Delle 34 province in cui è divisa l’Indonesia, 18 presentano un indice inferiore alla media nazionale. L’indice di armonia religiosa ha tre componenti: tolleranza, uguaglianza, cooperazione tra le comunità religiose. Il dato migliore è quello relativo alla terza componente: 75,4. Seguono l’uguaglianza, 73,7, e la tolleranza, 72,3. Tra gli elementi ritenuti importanti nel determinare l’indice figurano l’educazione famigliare, il reddito famigliare, l’eterogeneità religiosa e il ruolo del ministero degli affari religiosi. L’indagine è stata condotta tra il 16 e il 19 maggio 2019 e ha coinvolto 13.600 persone rappresentative di tutte le province.  La situazione peggiore, con un indice di 60,2 è quella di Aceh, una delle cinque province a statuto speciale, situata nell’isola di Sumatra, nella quale è in vigore la shari’a, la legge islamica. Gli indici migliori sono stati rilevati nelle province in cui il cristianesimo è maggioritario:  82,1 in West Papua, dove i cristiani sono il 58,4% della popolazione, e 81,1 in East Nusa Tenggara, dove i cristiani sono il 95,8% e c’è anche la maggiore presenza di cattolici, 60,1%. Come ogni anno l’approssimarsi delle festività natalizie suscita apprensione perché aumenta il rischio di attacchi e aggressioni ai cristiani da parte di gruppi armati islamisti. La polizia metropolitana della capitale Jakarta ha annunciato il 13 dicembre che intende dispiegare 10.000 soldati per garantire la sicurezza dei fedeli che partecipano alle celebrazioni di Natale e Capodanno. L’agenzia di stampa AsiaNews riferisce che inoltre saranno messi decine di posti di guardia in tutta l’area cittadina.