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Induismo

In India pene più severe per chi uccide una mucca

Per proteggere le vacche sacre il governo dell’Uttar Pradesh ha inasprito le sanzioni per chi le macella e le trasporta, infligge loro danni fisici o mutilazioni, nega cibo e acqua per farle morire

 

Svipop 09_08_2020

In India i morti per COVID-19 sono 43.379 (9 agosto 2020) un numero decisamente esiguo rispetto alla popolazione che supera il miliardo e 352 milioni. Più che il virus, spaventano povertà e fame. Prima del confinamento il tasso di disoccupazione era dell’8,54 per cento. A maggio, secondo il Center for Monitoring Indian Economy, era salito al 27,52 per cento. La Banca Mondiale ritiene che almeno 12 milioni di indiani saranno ridotti in condizione di estrema povertà. La società indiana di consulenza per lo sviluppo IPE Global stima in base a uno studio realizzato dall’Università delle Nazioni Unite che 104 milioni di indiani potrebbero scendere sotto la soglia di povertà (3,2 dollari al giorno per i paesi a reddito medio-basso) a causa della crisi COVID-19, portando la percentuale delle persone povere dal 60 per cento (812 milioni) registrato prima della pandemia al 68 per cento, vale a dire 920 milioni di persone. Nonostante la gravità della situazione, le violenze degli induisti contro i cristiani sono aumentate notevolmente rispetto al 2019 (“In India si registra un allarmante aumento delle violenze ai cristiani”, Blog Cristiani perseguitati, 5 agosto). Nell’Uttar Pradesh, lo stato in cui si è verificato il 21 per cento degli attacchi a cristiani denunciati dall’inizio del 2020, il governo del primo ministro Yogi Aditynath ha inoltre trovato il tempo di riunirsi per riesaminare ed emendare la legge che tutela le mucche. Il risultato è stato l’inasprimento delle pene previste per chi le macella e le trasporta. Nel caso della macellazione, alla prima infrazione una persona adesso può essere condannata a una pena detentiva da uno a sette anni e a una multa da1.600 a 4.800 euro. Alla seconda infrazione, il carcere può salire a dieci anni e la multa a circa 8.000 euro. In caso di trasporto illegale di mucche e altri bovini – riporta l’agenzia AsiaNews – il conducente, l'operatore e il proprietario del veicolo sono soggetti a sanzione salvo che dimostrino che il trasporto è stato effettuato a insaputa del proprietario da qualcun altro per commettere il crimine. Le spese per il sostentamento delle mucche sequestrate saranno sostenute dal proprietario del veicolo per un anno o fino al rilascio della mucca o del bovino. Sono previste punizioni anche in caso di pericolo per la loro vita tramite danni fisici o mutilazioni e chi non fornisce cibo e acqua a una mucca con l'intenzione di mettere in pericolo la sua vita può essere punito con una pena detentiva da uno a sette anni. “Purtroppo nell'Uttar Pradesh, che ha oltre 200 milioni di abitanti, l'impegno a salvaguardare le mucche sembra essere una questione più urgente che salvare vite umane diventate indigenti, senza casa e senza lavoro a causa del lockdown – osserva Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Chrsitians – il governo Yogi sta usando la vacca sacra per radicalizzare e dividere la popolazione per guadagni politici”. Ad AsiaNews il vescovo di Lucknow, monsignor Gerald Mathias, ha commentato: “mentre la nazione sta combattendo il Coronavirus, questa è la priorità del governo”.