Il tormentone Celentano
Si avvicina il Festival di Sanremo e scoppia la polemica sulla partecipazione di Adriano Celentano. Il tira-e-molla fra il cantante e i vertici Rai somiglia più a un teatrino pubblicitario che a una vera diatriba. E a noi abbonati Rai, più che un’anticipazione dei contenuti del suo intervento, interesserebbe sapere la cifra del suo ingaggio. In fondo, lo paghiamo noi...
Si avvicina il Festival di Sanremo, il più atteso evento televisivo – non certo musicale – dell’anno, preceduto dalla consueta ridda di anticipazioni, smentite, attività promozionali e polemiche che contribuiscono al battage pubblicitario. L’ultima trovata in ordine di tempo riguarda la partecipazione di Adriano Celentano alla kermesse.
Lui ha posto giusto un paio di condizioni: libertà di espressione e assenza di interruzioni pubblicitarie durante il suo monologo. Dette così, non sembrano richieste particolarmente impegnative per la Rai, ma se un braccio di ferro è in corso probabilmente c’è sotto qualcos’altro.
Una delle poche certezze della vicenda è che Celentano, qualunque cosa dica o non dica in televisione (è riuscito a fare ascolti anche stando ostentatamente in silenzio), riesce a sempre a incuriosire una larga fetta di pubblico. È abile nel gestire la sua immagine mediatica e la Rai sa che la sua presenza darebbe un contributo decisivo alla buona riuscita del Festival in termini di audience.
Il tira-e-molla fra il cantante e i vertici Rai somiglia più a un teatrino pubblicitario che a una vera diatriba. È un gioco delle parti per far salire l’attenzione intorno all’evento, in cui i dati che sarebbero davvero interessanti restano ben nascosti. Per esempio a noi abbonati Rai, più che un’anticipazione dei contenuti del suo intervento, interesserebbe sapere la cifra del suo ingaggio. In fondo, lo paghiamo noi...