Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Colombano a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Il tempo della liberazione

E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato? (Lc 13,10-17)

Schegge di vangelo 30_10_2017

In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C'era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio. Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato».  Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?». Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute. (Lc 13,10-17)

Qual è il tempo in cui una persona può essere liberata dal suo male? In quale momento vorremmo essere liberati da una malattia, da un'angustia, da una difficoltà? Appena incontriamo un medico, un soccorritore, un salvatore, vorremmo certo essere subito liberati! Un atto di liberazione, un atto di carità si può ben ricevere e si può compiere in giorno di festa. Allora la lode al Signore che andiamo a esprimere nella liturgia diventa realmente un canto di liberazione, lietamente condiviso con i fratelli.