Il sesso è quello biologico per la polizia
La polizia inglese ha deciso che le perquisizioni dovranno essere eseguite da personale dello stesso sesso del perquisito.

Nell’aprile scorso la Corte suprema del Regno Unito ha dichiarato che, dal punto di vista legale, il termine “donna” si riferisce alla donna biologica. Questa sentenza sta portando alcune conseguenze significative.
Giovedì scorso il Consiglio nazionale dei capi della polizia (NPCC) ha pubblicato una bozza di linee guida in merito alle perquisizioni di individui "transgender" e sulle perquisizioni effettuate da agenti di polizia "transgender" nella quale così viene stabilito: «le perquisizioni di polizia approfondite, come quelle che espongono parti intime del corpo, dovrebbero essere effettuate da agenti di polizia e personale dello stesso sesso biologico della persona arrestata. […] Le linee guida stabiliscono esplicitamente che qualsiasi perquisizione non condotta in base al sesso biologico deve avere il consenso scritto del detenuto, dell'ufficiale che esegue la perquisizione e dell'ufficiale autorizzante. Le linee guida sono state distribuite a tutte le forze di polizia del Paese. Le linee guida provvisorie si basano su pareri legali e sono state elaborate dopo aver raccolto i pareri delle forze dell'ordine e di altre agenzie. Ciò riflette una prassi lavorativa che si verifica già quotidianamente nelle forze dell'ordine, in cui agenti e detenuti avanzano richieste di perquisizione per una moltitudine di motivi».
Il buon senso inizia a farsi largo. Ci è voluta una sentenza della Corte suprema però il vento forse sta cambiando.