Il servizio del Vangelo
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare” (Lc 17,7-10)
In quel tempo, Gesù disse: «Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, strìngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”». (Lc 17,7-10)
Questo Vangelo può richiamare la figura del santo di oggi, Martino, che ha servito gli uomini e in specie i poveri nella carità. E soprattutto nella carità più grande, che è l’annuncio di Cristo, da lui svolto nelle regioni della Gallia inferiore. Egli ha compiuto conseguentemente anche una grande opera di pacificazione. La fama di San Martino ha introdotto una novità nel cristianesimo: è il primo santo non martire. Si può vivere la pienezza del Vangelo nella vita normale, fatta di lavoro, missione, carità, come segno della vita nuova che sempre rinasce dalla grazia di Cristo.