Il santuario mariano per i pellegrinaggi degli operai
Nella Polonia meridionale si trova il santuario mariano di Piekary Śląskie, poco conosciuto ma singolare perché luogo di pellegrinaggi degli operai nell’ultima domenica di maggio. A questi incontri partecipò anche l’allora arcivescovo di Cracovia, Karol Wojtyła. Nel periodo comunista il regime guardava con sospetto i pellegrinaggi a Piekary e cercava di sabotarli. Ma i pellegrini affluivano comunque.
Domenica 30 maggio, dopo la preghiera dell’Angelus, Papa Francesco ha salutato, tra gli altri gruppi, anche i pellegrini radunati nel santuario mariano di Piekary Śląskie, nella regione della Slesia, nella Polonia meridionale. È un santuario poco conosciuto ma in un certo senso unico su scala europea perché luogo di pellegrinaggi degli operai.
Da secoli si organizzano pellegrinaggi a Piekary Śląskie, dove viene venerata un’icona della Madonna. Prima della II Guerra Mondiale, al pellegrinaggio nel mese di maggio partecipavano fino a 40.000 fedeli. Ma i pellegrinaggi si intensificarono dopo la guerra. Nel 1947, il vescovo di Slesia, Stanisław Adamski, anch’egli ospite frequente a Piekary, lanciò l’idea di organizzare, per l’ultima domenica di maggio, un pellegrinaggio per soli uomini, cioè operai, in prevalenza minatori delle miniere del carbone della regione. L’affluenza superò ogni aspettativa: 100.000 persone si radunarono sulla piccola collina di Kalwaria, proprio accanto al santuario. Successivamente, la prima domenica dopo il 15 agosto, giorno dell’Assunta, si tenevano i pellegrinaggi di donne e ragazze.
Nel 1966, l’allora arcivescovo di Cracovia, Karol Wojtyła, partecipò per la prima volta all’incontro di maggio a Piekary. L’anno successivo, domenica 29 maggio, Paolo VI annunciò il prossimo Concistoro e tra gli eletti al cardinalato pronunciò il nome dell’arcivescovo di Cracovia. Da allora, fino alla sua elezione alla Sede di Pietro, il cardinale Wojtyła sarebbe venuto ogni anno al pellegrinaggio degli uomini, pronunciando delle omelie che furono vere lezioni di dottrina sociale cattolica. Il futuro Papa svelò una volta che imparò a parlare alle moltitudini proprio durante i pellegrinaggi a Piekary. Wojtyla partecipò al pellegrinaggio anche nel maggio 1978, quattro mesi e mezzo prima della sua elezione a Papa. Tenendo conto della vocazione del santuario, dal 1983 alla Madonna di Piekary è stato dato il titolo di “Madre della Giustizia e dell’Amore Sociale”.
Nel periodo comunista il regime guardava con sospetto i pellegrinaggi a Piekary. Per il Partito comunista, che si proclamava partito della classe operaia, vedere centinaia di migliaia di operai in preghiera davanti all’icona della Madonna significava un vero fallimento dell’imposizione dell’ideologia comunista, materialista e atea per principio. Ovviamente, i servizi segreti comunisti facevano di tutto per contrastare e sabotare i pellegrinaggi, con i loro uomini infiltrati anche tra i fedeli. E grazie al lavoro degli agenti comunisti abbiamo la documentazione fotografica dei pellegrinaggi e i testi delle omelie pronunciate nel santuario. Ma malgrado tutto i pellegrinaggi continuavano anche perché nel carattere della gente della Slesia c’è un naturale rapporto tra lavoro e preghiera. Piekary Śląskie, con il suo pellegrinaggio degli operai, rimane un fenomeno religioso unico in Europa, dove il mondo degli operai è molto secolarizzato e influenzato dalle ideologie anticristiane.
Giovanni Paolo II durante il suo primo pellegrinaggio in Patria non ha potuto visitare il santuario di Piekary Śląskie ma ha incontrato gli operai di quella regione nel monastero di Czestochowa pronunciando delle significative parole che vale la pena ricordare: «Carissimi Fratelli e Sorelle! Uomini del duro lavoro di Slesia, di Zaglebie e di tutta la Polonia! Non lasciatevi sedurre dalla tentazione che l’uomo possa pienamente ritrovare se stesso rinnegando Dio, cancellando la preghiera dalla sua vita, rimanendo soltanto lavoratore, illudendosi che i soli suoi prodotti possano riempire i bisogni del cuore umano. “Non di solo pane vive l’uomo” (Mt 4,4). Lo dice colui che conosce il cuore umano, e ha fatto sufficienti prove di avere cura dei bisogni materiali. “La preghiera del Signore”, contiene anche l’invocazione per il pane. Ciononostante, non di solo pane vive l’uomo. Rimanete fedeli alle esperienze delle generazioni, che hanno coltivato questa terra, che hanno riportato alla superficie i suoi nascosti tesori, con Dio nel cuore, con la preghiera sulle labbra. Conservate quella che è stata la sorgente della forza dei vostri padri e dei vostri avi, delle vostre famiglie, delle vostre comunità! “La preghiera e il lavoro” diventino nuova fonte di forza in questa generazione e anche nei cuori dei vostri figli, nipoti e pronipoti».
Quest’anno la solenne Messa domenicale per i pellegrini radunati nel santuario mariano di Piekary Śląskie è stata celebrata da monsignor Stanislaw Gadecki, arcivescovo di Poznan, presidente della Conferenza Episcopale polacca.
N.B. Le foto presenti in questo articolo sono dell’Archivio dell’Istituto della Memoria Nazionale (IPN - Katowice)