Il privilegio di essere LGBT
L'Agenzia spaziale canadese: «Ci impegniamo a dare priorità ai membri della comunità 2SLGBTQIA+ nelle nostre iniziative».

Un rapporto dell'Agenzia spaziale canadese intitolato Employment Equity, Diversity And Inclusion Action Plan 2025-2028 dichiara di voler «promuovere l'inclusività attraverso azioni concrete». A tal fine ha rivisto i «moduli di autodichiarazione interni per consentire ai dipendenti di autodichiararsi come membri della comunità two-spirit, lesbica, gay, bisessuale, transgender, queer, questioning, intersessuale, asessuale e come dipendenti neri per opportunità legate alle risorse umane. Integrando questi standard etici nelle nostre pratiche quotidiane, puntiamo a coltivare un ambiente in cui la diversità viene celebrata e ogni individuo può dare un contributo significativo alla missione dell'Agenzia spaziale».
Però il rapporto non si ferma all’inclusività, ma va oltre: vuole privilegiare le persone LGBT in ambito lavorativo. Infatti si può leggere: «Ci impegniamo a dare priorità ai membri della comunità 2SLGBTQIA+ nelle nostre iniziative». L’affermazione sarà apparsa agli estensori del report stesso come troppo compromettente ed ecco che si aggiusta subito il tiro: «La Space Agency si impegna a promuovere la loro pari partecipazione alla forza lavoro». Due affermazioni in contraddizione tra loro: “dare priorità” è l’opposto che dire “promuovere la loro pari partecipazione”.