Il privilegio di Compostella
Dal 1120 ogniqualvolta la festa di San Giacomo cade di domenica viene convocato un Anno Santo a beneficio dei pellegrini: l'ultimo è stato quello del 2010.
Si è appena chiuso l'Anno Santo Compostellano, una “grande perdonanza”, inaugurata nel pomeriggio del 31 dicembre 2010 con l’apertura della Porta Santa della Cattedrale di Santiago di Compostella. E’ stata la centodiciannovesima volta. La prima fu nel 1120 quando il papa Callisto II concesse a Compostella il privilegio di poter convocare un Anno Santo ogniqualvolta la festa di San Giacomo, il 25 luglio, fosse caduta di domenica. I pellegrini avevano (e hanno) la possibilità di lucrare l’indulgenza plenaria. Nel 1179, il papa Alessandro III confermò il tutto con la bolla “Regis Aeterni”.
E’ stato, questo, il secondo Giubileo Compostellano del Terzo Millennio: il primo si ebbe nel 2004, il prossimo cadrà nel 2021. Suggestivo il rito: il corteo liturgico esce dalla Cattedrale e si dirige verso la Plaza de la Quintana, accompagnato dal suono di oltre mille campane delle chiese diocesane. L’inizio dell’Anno Giacobeo si ha con l’arcivescovo che apre la Porta Santa battendo tre colpi contro il muro di pietra, indi varca per primo la Porta, detta anche Porta del Perdono. So per esperienza che a Compostella vanno anche gli agnostici, così, per curiosità e voglia di gita. Il «Camino» è ben attrezzato e invoglia alle escursioni. Poi, quando sei là, chissà… Mai porre limiti alla Provvidenza.