Il Principe e la sposa cattolica (divorziata)
Tutti i media si precipitano a descrivere Meghan Markle, fidanzata del principe Harry d'Inghilterra, come una donna mulatta, figlia di una afro-americana. Interessa solo il colore della pelle. Ma non dovrebbe interessare di più, invece, la sua religione? La Markle è cattolica (anche se divorziata) ed è la prima volta di una cattolica a corte.
Il principe inglese Harry Windsor si sposa. Sì, l’altro figlio di Carlo principe di Galles e Diana, quello rosso di capelli. Tra parentesi, i due figli di Diana Spencer assomigliano entrambi alla defunta mamma, cosa che aumenta l’interesse per il royal wedding: infatti, tutto quel che concerne la «principessa triste», annessi e connessi compresi, nutre l’immaginario collettivo, e c’è semmai da stupirsi che Diana non sia ancora diventata un’«icona» come Marylin e Audrey.
Dicevamo che il principe Harry si sposa. Qualcuno dirà tra sé: ecchissenefrega. In effetti, non è che la cosa sia interessante in sé, ma la stampa – è il caso dirlo - ci è andata a nozze, soprattutto per la fortunata. Meghan Markle, modella e attrice statunitense, con in più un particolare atto a intrigare i media: è mulatta. Wow. E tutti a buttarsi sul colore della pelle, tanto da provocare risposte infastidite e talvolta stizzite da parte della stessa: sì, sono di colore, embè? Comunque è un bel contrasto: lui, bianchissimo d’incarnato e rosso di capelli (ricci), lei scura di pelle e di chioma (liscia). Nessuno che abbia fatto caso a due altri particolari non meno intriganti. La nubenda è di fede cattolica e divorziata. Il fatto che sia divorziata dice quanto flebile sia la sua fede. Ma dice anche che il principe Harry ha preso il vizio del padre, il quale, vedovo, ha sposato una divorziata, Camilla Parker Bowles. Ma ha ereditato anche l’attitudine dell’avo Edoardo VIII, che dovette abdicare per poter sposare una divorziata (americana pure lei) Wallis Simpson.
E veniamo al cattolicesimo (Roman Catholic, come si specifica nel Regno Unito) di Meghan Markle. Il suo fidanzato è quarto o quinto nella linea di successione al trono. Può sposare una cattolica senza dover rinunciare ai diritti di successione? In base all’Act of Settlement del 1701 no. Questa legge dice che ti puoi sposare con chi ti pare, contento tu, ma non un cattolico. Ebrei osservanti, buddisti, musulmani, induisti e perfino atei militanti vanno bene, ma nisba i cattolici. Vecchia storia, risalente a Enrico VIII e lo scisma. Carlo, padre di Henry, qualche anno fa dichiarò che era ora di finirla con questo anacronismo, tant’è nel 2015 (cioè, l’altro ieri) la legge fu emendata e adesso i membri della famiglia reale inglese possono sposare cattolici. Ma guai a diventare cattolici loro; in questo caso perderebbero ogni diritto al trono e perfino il trono nel caso ci stessero seduti sopra.
Permane il dubbio giuridico: gli eventuali figli di Harry e Meghan, in quale religione è permesso siano allevati? Bella domanda. Forse la futura sposa risolverebbe ogni problema se si convertisse all’anglicanesimo, tenendo conto dell’aggravante: colà il capo della Chiesa nazionale è il re (o la regina), perciò il legame fra trono e altare è strettissimo, inestricabile. Molte regine, nella storia, hanno dovuto abbracciare la religione del marito all’atto delle nozze, compresa la lontana parente di Harry, Alexandra, che dovette farsi ortodossa per poter sposare lo zar Nicola II. Insomma, adesso che il bando contro i cattolici è stato tolto (dal 1536 al 2015, notare la distanza di tempo), a corte arriva una cattolica (tiepidina e divorziata, ma tant’è). I giornali che fanno? Si occupano del colore della sua pelle. E’ un segno dei tempi, tempi politicamente corretti: la mente (dei giornalisti) corre non alla religione ma al razzismo. La bocca parla per la sovrabbondanza del cuore, dice il Vangelo. Il vangelo della nostra epoca, invece, fa parlare per l’intasamento del cervello. Mah.