Il primato di Maria quale Immacolata Concezione
La Madonna è nel progetto di Dio, nella sua mente – insieme a e in Cristo – quando ha fatto tutte le cose. Maria è prevista, prediletta e quindi predestinata con Cristo ad essere sua madre. Pertanto, come Cristo detiene un primato su tutta la creazione così è per la Madre. C’è un “primato di Maria”, come partecipazione unica all’unico primato di Cristo.
Cristo è il primo
Per realizzare un progetto, o per trasformare una visione in azione, è necessario avere un’idea o un piano. L’idea precede l'azione, come l’intenzione il fine da raggiungere. Anche un artista, per fare un esempio calzante, ha prima in mente ciò che vuole poi realizzare su una tela. Se l'intelligenza è vuota, è vagamente probabile che su quella tela si rappresenti qualcosa di significativo. Per dipingere poi qualcosa su grande scala, l'artista ha bisogno di avere quell'idea realizzata su scala molto piccola, ha bisogno di uno bozzetto. Quando Dio ha creato tutte le cose, ha avuto bisogno di un'idea. L’idea era la ragione stessa per la quale voleva creare tutte le cose. E l'idea di Dio non poteva che essere perfetta come Lui stesso. In Dio le idee non sono qualcosa (come in noi), ma Lui stesso.
Quale fu dunque l'idea primaria di Dio per realizzare il progetto della creazione? Non poteva che essere Cristo, suo Figlio Verbo incarnato. Di questa centralità di Cristo, il quale attraverso la sua natura umana manifesta la perfezione della natura divina, leggiamo nella Lettera di San Paolo ai Colossesi (1, 15-20). Cristo, dice l’Apostolo delle genti,
è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono. Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa. Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose. È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza e che per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli.
Cristo è l’icona (eikòn dice il testo originale) del Dio invisibile. È come se Dio fosse intento a dipingere nel Verbo incarnato l’icona più bella del suo amore per rivelarci quanto esso sia immenso. Dio è amore, è il bene, e l’amore quale manifestazione del bene si diffonde da sé. L’amore di Dio riversato sulla creazione come ragione stessa della creazione è Cristo, il primogenito (protótokos, che più letteralmente significa il primo ad essere generato). Come è possibile che l'icona del Dio invisibile, il Verbo incarnato, sia il primo ad essere generato quando è venuto per ultimo, dopo tante generazioni? Qui il riferimento non può che essere alla precedenza di Cristo in virtù della sua preminenza. Egli è il primo nella mente di Dio quale essere più eccellente e quindi l'ultimo, l'alfa e l'omega. Egli detiene un primato su tutte le cose, cioè ha il primo posto (proteúon, dice Col 1,18. Il latino lo rende così: “in omnibus ipse primatum tenens”).
Questa dottrina della precedenza di Cristo su tutta la creazione era molto cara a San Francesco d'Assisi e alla Scuola Francescana, che con il Beato Giovanni Duns Scoto ha investigato il mistero del primato di Cristo e della sua incarnazione non dipendente dal peccato di Adamo ma dall’amore del Padre. San Francesco aveva contemplato l’uomo quale riflesso di Cristo, fatto a sua immagine e somiglianza. Ecco una citazione del Poverello, dalle sue Ammonizioni, capitolo V:
Considera, o uomo, in quale sublime condizione ti ha posto il Signore Dio, poiché ti ha creato e formato a immagine del suo Figlio diletto secondo il corpo e a similitudine di lui secondo lo spirito.
L'uomo è stato modellato su Cristo. Cristo è il modello, l’exemplum, l’uomo è una copia, per richiamare l’opera dell’artista. L'uomo dipende da Cristo e non Cristo dall’uomo. Dunque, chi viene prima, l'uomo o Cristo? Cronologicamente c'è prima la creazione di tutte le cose e dell'uomo quale suo apice e poi l'incarnazione; ontologicamente, in termini di perfezione essenziale, Cristo è il primo, viene prima che tutte le altre cose fossero state concepite. È Lui la ragione per cui le cose sono state concepite e sono. È la ragione per cui siamo e di come siamo.
Non dovremmo approfondire maggiormente questa dottrina del Cristocentrismo rimettendola al centro dell’alveo teologico? La visione antropocentrica (favorita dal Vaticano II e da Paolo VI) che ha privilegiato l'uomo e la sua centralità come via verso Dio in Cristo, fino a dare l’alibi di giustificare in teologia una rivoluzione antropologica, in realtà non ha prodotto i frutti sperati. Ora non c’è più l’uomo al centro, ma la natura verde, gli alberi e i fiori. Se l'uomo non è per Cristo, semplicemente non è, e con lui crolla l'ordine gerarchico della creazione. Il Cristocentrismo è l'unica possibilità per una corretta antropologia ed ecologia.
Il primato di Maria in Cristo e per Cristo
Che dire di Maria SS.? Se è la Madre di Cristo, colei che ha reso possibile l'Incarnazione, non c'è preordinazione di Cristo senza che Dio preveda nel suo eterno ordine d’amore anche sua Madre. Maria è la prima idea di Dio quando progettava tutte le cose in Cristo. Prima idea nella stessa idea del Figlio, Verbo incarnato; seconda, se ci è permesso di temporalizzare questo concetto, subito dopo l'amore del Logos incarnato.
La Madonna è nel progetto di Dio, nella sua mente – insieme a e in Cristo – quando ha fatto tutte le cose. Maria è prevista, prediletta e quindi predestinata con Cristo ad essere sua madre. Pertanto, come Cristo detiene un primato su tutta la creazione così è per la Madre. C’è un “primato di Maria”, come partecipazione unica all’unico primato di Cristo. Per il fatto di essere la madre di Cristo, “il primogenito di tutta la creazione”, Ella partecipa all’essere primogenita – prima generata – di tutta la creazione. In altre parole, Maria partecipa in Cristo all’eccellenza di essere generata per prima, prima di tutti gli altri, in ragione dell’amore sommo e ordinatissimo di Dio, perciò come perfetta somiglianza ad extra dell’amore di Dio. “Gesù e Maria”, la loro comunione d’amore nell’unica eterna predestinazione d’amore, fuori di Dio, è la più intima e perfetta somiglianza dell’amore di Dio all’interno di Sé. La Madonna rispecchia la SS. Trinità. È il cielo di Dio.
Possiamo distinguere ulteriormente tra l'ordo praedestinationis (ordine della predestinazione) e l'ordo executionis (ordine dell'esecuzione). La Madonna viene subito dopo Cristo nell'ordine dell'amore e della predestinazione di Dio dall'eternità. Guardando dal nostro angolo, è anche vero che nell’esecuzione di questo progetto d'amore, Ella viene prima perché Cristo potesse essere in lei Verbo incarnato. Lei è per Cristo. Dopo di Lui nell'eternità e prima di Lui nel tempo. Lo precede in questo mondo per preparargli una dimora. Il suo Fiat all'Annunciazione è una manifestazione del suo primato in azione, ovvero del suo amore materno che precede per rivelare l'amore di Dio effuso nella più grande opera divina, l'Incarnazione. Maria dipende da Gesù come Gesù dipende da Maria. Il loro primato è un'unità: è una condivisione d'amore tra la Madre e il Figlio, tra il Figlio e la Madre.
L'essenza di questo primato di Maria è il mistero della sua Immacolata Concezione. Infatti, scegliere Maria in Cristo e per Cristo includeva, nell’eterna predilezione divina, anche il mistero di Maria come Immacolata, tota pulchra, senza macchia di peccato. L'Immacolata Concezione della Madre era la ragione stessa per cui Maria era stata eletta e amata in Cristo. Una creazione tutta pura, tutta santa era Maria, come lo era Cristo. L'Agnello immacolato di Dio, Cristo, è stato eletto e voluto insieme alla sua Madre immacolata. Un'unica immacolatezza del Figlio e della Madre. Un unico amore, immacolato, puro, eterno.
Questo sarebbe stato concesso a Gesù e a Maria in Gesù anche se Adamo ed Eva non fossero caduti nel peccato. Cristo e sua Madre – insegna la Scuola Francescana – sono stati predestinati non in vista di Adamo ed Eva, ma piuttosto Adamo ed Eva, così come ogni altro essere umano, sono stati pensati in vista di Cristo e di sua Madre. Dove c'è Cristo c'è la sua Madre Immacolata. La frase ipotetica qui è solo per mettere in evidenza ancora una volta la convenienza e la precedenza di quell’amore e non per risolvere la centralità di Cristo in una mera ipotesi. Cristo detiene il primato su tutte le cose. E con Lui la Madre Immacolata. Gesù e Maria sono la ragione per cui l'uomo è creato maschio e femmina e la creazione è complementarità d'amore, un tributo di gloria e di adorazione all'amore di Dio.
Quindi, la creazione dipende da Gesù e Maria e mai viceversa. La redenzione, cioè la salvezza dell'umanità dal peccato originale, è il compimento e la perfezione soprannaturale di un amore eterno già manifestato nella creazione e poi nell'incarnazione di Cristo per la massima gloria di Dio. Creazione, Incarnazione e Redenzione, pur essendo distinte, sono un'unica sinfonia d'amore. La Creazione è in vista dell'Incarnazione e l'Incarnazione è portata a compimento dalla Redenzione dolorosa, l'amore “fino alla fine”. Il filo d'oro che unisce questi piani distinti è la proto-idea e ora la proto-realtà: Cristo e Maria.
L'Immacolata, icona della comunione d'amore di Dio
Ritorniamo a un concetto accennato en passant. Maria è Immacolata perché è in Cristo l'icona stessa dell'amore perfetto di Dio ad intra. Come Gesù, il Verbo incarnato, è l'icona del Dio invisibile, così Maria è l'icona dell'amore invisibile e complementare di Dio, l'agape. L'immacolatezza di Gesù e di Maria ci mostra l'amore puro ed eterno di Dio all'interno della comunione d'amore della Santissima Trinità. Questo augusto privilegio di essere Immacolata concesso a Maria manifesta l'unione indissolubile tra il Figlio e la Madre. "Uno eodemque decreto": con un unico e medesimo decreto, dice Papa Pio IX nella Bolla Ineffabilis Deus, Dio ha predestinato Cristo ad essere il Verbo incarnato e ha voluto l'origine della Beata Vergine, l’Immacolata Concezione in vista del suo divenire Theotokos.
Questo mistero dell'Immacolata Concezione di Maria è stato intuito misticamente dal Serafico Padre San Francesco. Torniamo al Poverello d’Assisi e a una delle sue preghiere mariane, il Saluto alla Vergine Maria, in cui si esaltano gli eccellenti privilegi della Madre di Dio, “Vergine fatta Chiesa”, Immacolata, in quanto colei “nella quale c'era e c'è tutta la pienezza della grazia e di ogni bene”. C'era e c'è. In Maria c'è sempre stata quella pienezza di grazia, la pienezza dell'amore di Dio. Piena di grazia per essere nella pienezza dei tempi il “tabernacolo” di Dio, la sua “veste” e molto ancora. Così prega San Francesco:
Ave Signora, santa regina,
santa genitrice di Dio, Maria,
che sei vergine fatta Chiesa
ed eletta dal santissimo Padre celeste,
che ti ha consacrata
insieme con il santissimo suo Figlio diletto
e con lo Spirito Santo Paraclito;
tu in cui fu ed è
ogni pienezza di grazia e ogni bene.
Ave, suo palazzo,
ave, suo tabernacolo,
ave, sua casa.
Ave, suo vestimento,
ave, sua ancella,
ave, sua Madre.
E saluto voi tutte, sante virtù,
che per grazia e illuminazione dello Spirito Santo
venite infuse nei cuori dei fedeli,
perché da infedeli
fedeli a Dio li rendiate.
Una domanda conclusiva potrebbe aiutarci a vedere tutto in unità e non semplicemente come indagine speculativa: come potremmo vivere questo mistero del primato d'amore di Maria Immacolata Concezione nella nostra vita? Il suo primato è reso visibile dalla sua regalità. Se Maria detiene un primato è perché è Regina. In Cristo, Re universale, partecipa alla sua azione di governo su tutte le cose, quelle del cielo e quelle della terra, visibili e invisibili. Trono, dominazioni, principati e potenze, tutto le è soggetto. Non dovremmo allora porci sotto il dominio d'amore di Maria? Solo se lasciamo che Maria prenda possesso di noi stessi, la potenza dell'amore di Cristo si riverserà su di noi. In fondo si tratta di un unico primato: Gesù che regna attraverso Maria e Maria, icona immacolata dell'amore, che ci conduce a Gesù. Vivere Gesù in Maria è il segreto per possedere un amore che è iniziato dove il tempo non era e il giorno mai svanirà.