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NOMINE

Il Papa prepara la lista dei cardinali per il Concistoro

Nei giorni scorsi è stato annunciato da padre Lombardi, responsabile della Sala Stampa vaticana, un nuovo Concistoro per i giorni del 12 e 13 febbraio 2015. In questa sessione, Papa Francedsco potrebbe anche decidere di creare 12 nuovi cardinali sforando così il tetto dei 120 per un periodo di circa due mesi. 

Ecclesia 17_12_2014
L'aula del Concistoro

Nei giorni scorsi è stato annunciato da padre Lombardi, responsabile della Sala Stampa vaticana, un nuovo Concistoro per i giorni del 12 e 13 febbraio 2015. Sarà l'occasione di presentare al Collegio dei cardinali lo stato del lavoro del C9 e, soprattutto, di creare nuove porpore. Alla data del Concistoro, se il Papa vuole mantenere il tetto massimo dei 120 elettori, avrà a disposizione dieci “posti”, anche se ad aprile i posti disponibili sarebbero già 12, visto che altri due cardinali raggiungono gli ottant'anni entro quella data. Per questo i l Papa potrebbe anche decidere di creare 12 nuovi cardinali sforando il tetto dei 120 per un periodo di circa due mesi.

Comunque, sono a disposizione pochi posti rispetto ai molti pretendenti. Le sedi “tradizionalmente” cardinalizie attualmente prive di porpora sono molte: Madrid, Chicago, Venezia, Lisbona, Torino, Bruxelles, sono solo alcune, ma Papa Francesco potrebbe stupire ancora una volta. La situazione è particolarmente delicata negli Stati Uniti dove le sedi in attesa di avere la nomina sono molte, oltre a Chicago, si possono indicare Los Angeles, Baltimora, Philadelphia e Detroit, quindi difficilmente si potrà accontentare tutti. Nella sua prima creazione cardinalizia, che risale allo scorso febbraio, Bergoglio ha dimostrato di essere poco influenzato dalle tradizioni e anche di preferire nomine in sedi diocesane, piuttosto che nella curia romana. La tendenza della diminuzione dei cardinali curiali e del numero di porporati italiani dentro al collegio degli elettori dovrebbe continuare.

In Italia restano in attesa di nomina il Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, e l'arcivescovo di Torino, monsignor Nosiglia, a Bruxelles c'è Leonard, a Lisbona. Clement, in Medio Oriente qualcuno fa il nome del patriarca caldeo di Babilonia Sako, poi c'è l'Africa con molti nomi possibili. Da tenere in considerazione il fatto che nello scorso Concistoro erano rimasti al palo proprio il Medio Oriente e l'Europa Orientale. In curia, oltre alla probabilissima nomina di monsignor Dominique Mamberti, che ha recentemente sostituito il cardinale Burke al Tribunale della Segnatura apostolica, qualcuno fa il nome di monsignor Vincenzo Paglia, attuale responsabile del dicastero della Famiglia, ma bisognerà valutare il tutto anche in relazione alla prossima riforma della curia che dovrebbe accorpare alcuni dicasteri.

Oltre alle nuove nomine cardinalizie, in Italia si avvicina un periodo di avvicendamenti in molte sedi diocesane. Si profila quindi la possibilità di un ricambio profondo della conferenza episcopale italiana, con alcune voci che hanno paventato addirittura una riduzione del numero delle diocesi che attualmente sono 226. Le tradizionali sedi cardinalizie di Bologna e Palermo hanno i loro arcivescovi, Caffarra e Romeo, che sono vicinissimi alla sostituzione, mentre nel corso del 2015 saranno circa 20 i pastori che raggiungeranno l'età pensionabile. Entro la fine del 2014 compiranno i fatidici 75 anni di età i vescovi di Ancona, Rieti e Adria-Rovigo, nel 2015, fra le altre, toccherà anche alle diocesi di Padova, Trento, Pavia, Cremona, Mantova, Belluno, Fabriano, Benevento, Andria e Ragusa. 

Compirà 75 anni anche il cardinale vicario di Roma Agostino Vallini. Complessivamente quindi sono una quarantina le circoscrizioni ecclesiastiche italiane in procinto di un avvicendamento, circa un 18% del totale. Il 2015 si profila quindi come una stagione ecclesiale di nomine e avvicendamenti, mentre proseguirà la riforma della curia, anche se il Papa a La Nacion ha dichiarato che questa non sarà conclusa il prossimo anno.