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L'UDIENZA

Il Papa: «In vacanza riscoprite la Bibbia»

Estate, tempo di letture. Benedetto XVI propone di leggere i libri biblici di cui i cristiani hanno una «conoscenza molto limitata e superficiale».

Attualità 03_08_2011
Papa A Castel Gandolfo il 3 agosto Benedetto XVI ha ripreso le udienze del mercoledì interrotte nel mese di luglio. Come si ricorderà, nelle ultime udienze prima della pausa il Papa aveva iniziato quella che promette di essere una lunga “scuola di preghiera”, affrontando alcune “pagine difficili” del Vecchio Testamento da cui di volta in volta aveva ricavato insegnamenti per la vita interiore, la meditazione e la spiritualità.

Oggi ha voluto “in un modo un po’ diverso, senza allontanarmi dal tema, accennare ad alcuni aspetti di carattere spirituale e concreto, che mi sembrano utili non solo per chi vive – in una parte del mondo – il periodo delle ferie estive, come noi, ma anche per tutti coloro che sono impegnati nel lavoro quotidiano”. Il primo tema affrontato dal Pontefice riguarda proprio il senso della vacanza, dei momenti “di pausa nelle nostre attività”. Si tratta di un tema oggi molto discusso nell’epoca di quello che in un libro di successo il giornalista Marco Niada ha chiamato il “tempo breve”: un tempo in cui propriamente non ci si ferma mai, dopo la seconda rivoluzione tecnologica, successiva a quella dei computer, che con gli smartphone e i vari iPad ha permesso di essere raggiungibili sempre e dovunque. E tuttavia, ha sottolineato il Papa, anche oggi “ognuno di noi ha bisogno di tempi e spazi di raccoglimento, di meditazione, di calma…”.

Questa esigenza deriva dalla stessa natura umana creata da Dio: “Grazie a Dio che è così! Infatti, questa esigenza ci dice che non siamo fatti solo per lavorare, ma anche per pensare, riflettere, oppure semplicemente per seguire con la mente e con il cuore un racconto, una storia in cui immedesimarci, in un certo senso ‘perderci’ per poi ritrovarci arricchiti”. Nella nostra cultura, da molti secoli, le vacanze sono collegate alla lettura: e in questo caso le nuove tecnologie sembrano cambiare le modalità, non la sostanza, del contatto con i libri. Anche noi, dopo tante rivoluzioni tecnologiche, “in modo speciale durante le vacanze, spesso prendiamo in mano un libro, che desideriamo leggere”.

Ma che cosa leggiamo? “Naturalmente molti di questi libri di lettura, che prendiamo in mano nelle vacanze, sono per lo più di evasione, e questo è normale”: né il Pontefice – salve le letture esplicitamente cattive – intende colpevolizzare chi si distrae leggendo un buon romanzo. “Tuttavia – ha aggiunto Benedetto XVI – varie persone, particolarmente se possono avere spazi di pausa e di relax più prolungati, si dedicano a leggere qualcosa di più impegnativo”. E in fondo i dati statistici ci dicono che d’estate anche la saggistica si vende meglio, perché qualcuno ha più tempo per leggerla in montagna o sotto l’ombrellone. E tutti i quotidiani e i settimanali, di questi tempi, sono prodighi di consigli di lettura per l’estate.

Anche il Papa, allora, ci offre i suoi. “Vorrei allora fare una proposta – ha affermato il Pontefice –: perché non scoprire alcuni libri della Bibbia, che normalmente non sono conosciuti? O di cui forse abbiamo ascoltato qualche brano durante la Liturgia, ma che non abbiamo mai letto per intero?”. Il Papa non si fa illusioni. “In effetti, afferma, molti cristiani non leggono mai la Bibbia, e hanno di essa una conoscenza molto limitata e superficiale”. Altri ne conoscono solo i libri più noti. In effetti “la Bibbia – come dice il nome – è una raccolta di libri, una piccola ‘biblioteca’, nata nel corso di un millennio. Alcuni di questi ‘libretti’ che la compongono rimangono quasi sconosciuti alla maggior parte delle persone, anche buoni cristiani”. Perché allora, guidati dalla “scuola di preghiera” del Papa che ne commenta le “pagine difficili”, non rileggere quest’estate alcuni dei libri che spesso sfuggono all’attenzione anche dei gruppi biblici nelle parrocchie?

Benedetto XVI ne propone un elenco. “Alcuni sono molto brevi, come il Libro di Tobia, un racconto che contiene un senso molto alto della famiglia e del matrimonio; o il Libro di Ester, in cui la Regina ebrea, con la fede e la preghiera, salva il suo popolo dallo sterminio; o, ancora più breve, il Libro di Rut, una straniera che conosce Dio e sperimenta la sua provvidenza. Questi piccoli libri si possono leggere per intero in un’ora. Più impegnativi, e autentici capolavori, sono il Libro di Giobbe, che affronta il grande problema del dolore innocente; il Qoèlet, che colpisce per la sconcertante modernità con cui mette in discussione il senso della vita e del mondo; il Cantico dei Cantici, stupendo poema simbolico dell’amore umano”. Da questo elenco si ricava che i libri “sconosciuti” fanno più spesso parte del Vecchio Testamento. “E il Nuovo? Certo, il Nuovo Testamento è più conosciuto, e i generi letterari sono meno diversificati. Però, la bellezza di leggere un Vangelo tutto di seguito è da scoprire, come pure raccomando gli Atti degli Apostoli, o una delle Lettere”.

Chi preferisce il Nuovo Testamento
potrà comunque trovare alimento nella Sacra Scrittura. L’essenziale, ha concluso il Papa, è sforzarsi di “tenere a portata di mano, durante il periodo estivo o nei momenti di pausa, la santa Bibbia, per gustarla in modo nuovo, leggendo di seguito alcuni suoi Libri, quelli meno conosciuti e anche quelli più noti, come i Vangeli, ma in una lettura continuata”. Sarà un modo di riempire di significati le nostre vacanze: “così facendo i momenti di distensione possono diventare, oltre che arricchimento culturale, anche nutrimento dello spirito, capace di alimentare la conoscenza di Dio e il dialogo con Lui, la preghiera. E questa sembra essere una bella occupazione per le ferie: prendere un libro della Bibbia, così avere un po' di distensione e, nello stesso tempo, entrare nel grande spazio della Parola di Dio e approfondire il nostro contatto con l'Eterno, proprio come scopo del tempo libero che il Signore ci dà”.

Ci permettiamo di aggiungere a quello ben più autorevole del Papa un nostro modesto consiglio. Forse nei mesi di lavoro anche seguire La Bussola Quotidiana, che riferisce e commenta tutte le settimane le catechesi del mercoledì del Papa, è faticoso. Perché non andare indietro, magari utilizzando il motore di ricerca interno, e rileggersi i nostri riassunti e commenti alle catechesi di Benedetto XVI degli scorsi mesi? Non, certamente, per sostituire la Bibbia: ma per capirla meglio.