Il Papa al trans: «Dio ci ama come siamo»
Un giovane trans fa una domanda al Papa e questi gli risponde: «Dio ci ama come siamo». Dio quindi ama la transessualità?
Sul nuovo podcast su Vatican News in cui il Papa risponde ai giovani in vista della GMG di Lisbona, ecco arrivare una domanda da parte di un giovane transessuale disabile a cui il pontefice ha così risposto: «Il Signore sempre cammina con noi, sempre. Il Signore non ha schifo di nessuno di noi. Anche nel caso in cui noi fossimo peccatori, lui si avvicina per aiutarci. Il Signore non ha schifo delle nostre realtà, ci ama come siamo. E questo è l'amore pazzo di Dio. […] Non arrenderti… Avanti…».
Tutto condivisibile, eccetto due cose. La prima: quel “ci ama come siamo” necessità di qualche chiarimento. Dio ama tutti, non ama tutto. Dio ama il bene, non il male. Dio ama la persona nonostante pecchi, quindi non ama il peccatore in quanto tale. Dunque Dio ama la persona nonostante sia transessuale perché non può amare la transessualità.
La seconda cosa: bene accogliere questo giovane transessuale ma è necessario che l’accoglienza, affinchè non sia fine a se stessa, orienti il giovane verso il bene ossia, nel suo caso, a far pace con il suo corpo e a vivere da maschio. Confortarlo nella sua scelta di “cambiare” sesso non fa il suo bene. Forse una parola su questi aspetti legati alla conversione personale sarebbe stata utile, se non necessaria. Altrimenti quel “Non arrenderti… Avanti…” potrebbe suonare come un incoraggiamento a rimanere nella condizione di transessuale.