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Istituti missionari

Il Pakistan celebra l’apporto straordinario delle scuole missionarie al paese

 

Le autorità provinciali del Sindh ha ringraziato gli istituti scolastici cristiani che da oltre 160 forniscono istruzione di alto livello ai bambini di ogni religione ed etnia

 

Spesso dal Pakistan arrivano notizie di cristiani perseguitati: accusati di blasfemia, maltrattati e minacciati da vicini di casa, costretti a lasciare i propri villaggi, discriminati. Molte ragazze cristiane vengono rapite da uomini musulmani che le hanno costrette a convertirsi all’Islam e a diventare loro mogli. È dunque motivo di gioia il riconoscimento che il 16 settembre è stato dato alle scuole missionarie nella provincia del Sindh. La direzione generale degli istituti privati ha infatti voluto ringraziare con una cerimonia alla quale hanno preso parte funzionari governativi e altre autorità. Era presente tra questi Rafia Mallah, del dipartimento di ispezione e registrazione delle istituzioni private della provincia, che ha ringraziato presidi, insegnanti e collaboratori “per aver svolgo il loro compito con la massima sincerità e dedizione e per aver fornito pari opportunità di apprendimento ai bambini di diverse fedi religiose e origini etniche con grande amore e cura”. “Gli istituti missionari – ha detto – hanno fatto molto per il futuro del Pakistan”. Alla cerimonia ha partecipato anche il ministro provinciale per l’istruzione Sved Sardar Ali Shah che ha parlato dei servizi eccezionali degli istituti missionari e ha detto che proprio per questo la cerimonia di ringraziamento avrebbe dovuto essere organizzata molto prima: “le scuole missionarie hanno fornito un’istruzione di qualità ai bambini del paese per oltre 160 anni, cioè molto prima della fondazione del Pakistan. Questi istituti sono la spina dorsale della conoscenza nel nostro paese”. La cerimonia si è conclusa con la consegna di premi e riconoscimenti a presidi e docenti. Nrel Sindh, riferisce l’agenzia AsiaNews, “ci sono 116 scuole missionarie che offrono istruzione di qualità a prezzi accessibili a più di 56mila studenti. Le rette costano tra le 350 e le 4mila rupie pakistane, cifre che corrispondono a 1,80 e 20 euro”.