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VERSO GLI ALTARI

Il miracolo dei genitori di Giovanni Paolo II

Un nuovo passo in avanti per la causa di canonizzazione di Karol ed Emilia, genitori del futuro papa. Allo studio un miracolo attribuito alla loro intercessione.

Borgo Pio 10_12_2022

Genitori di un santo, ma avviati anche loro verso gli altari: sono Emilia Kaczorowska e Karol Wojtyła senior. Della loro fama di santità si parlava già durante il pontificato del loro figlio minore, San Giovanni Paolo II, ma la causa è stata introdotta soltanto nel 2020 dall'arcidiocesi di Cracovia. Da allora sono stati dichiarati servi di Dio, e ora è allo studio un miracolo attribuito alla loro intercessione, come riporta The Pillar.

Mons. Sławomir Oder ha ricevuto numerose testimonianze tra cui ne ha scelta una, che ha sottoposto all'esame dei medici. Il sacerdote polacco, già postulatore della causa del pontefice canonizzato nel 2014, ha ora "ereditato" quella dei genitori. Non ha fornito ulteriori dettagli sul miracolo che potrebbe portare anche Karol senior ed Emilia nell'albo dei santi, ma ha detto che la fase diocesana è praticamente completa.

Il futuro pontefice rimase orfano molto presto: sua madre Emilia morì quando aveva soltanto 9 anni, nel 1929, mentre suo padre Karol nel 1941 e non fece in tempo neanche a vederlo sacerdote. Non restano pertanto testimoni viventi sulle loro vite, ma ce ne sono invece sulla loro fama di santità: i due coniugi sono venerati e invocati in varie parti del mondo. San Giovanni Paolo II raccontava che suo padre, ufficiale dell'esercito, una volta rimasto vedovo aveva trasformato la sua vita in una preghiera continua e più volte, svegliandosi nel cuore della notte, lo trovava inginocchiato.

La fama di santità coinvolge anche Edmund, il primogenito dei Wojtyła (mentre la seconda figlia, Olga, morì ancora in fasce a poche ore dalla nascita). Nato nel 1906, Edmund divenne medico e morì a soli 26 anni dopo aver assistito una paziente affetta da scarlattina – all'epoca letale – che contrasse anche lui, lasciando una profonda impressione nel fratello minore dopo la perdita della mamma. Già nel giorno dei funerali Edmund fu definito «martire».