Il matrimonio è indissolubile
L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto (Mc 10, 9)
In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare. Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione Dio li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio». (Mc 10, 1-12)
Si ritiene che il divorzio sia una conquista del mondo moderno, ma pensando questo si commettono ben due errori. Innanzitutto il divorzio non è una conquista, bensì la distruzione del matrimonio e quindi della famiglia. Già Aristotele, secoli prima di Cristo, aveva capito che la famiglia è la cellula fondamentale della società e quindi colpire la famiglia con la piaga del divorzio distrugge la società, come vediamo oggi in Italia (e nel mondo). Il secondo errore consiste nel considerare il divorzio una conquista moderna. In realtà il divorzio non è per nulla moderno, ma esisteva anche ai tempi di Gesù. Infatti, Gli pongono proprio la domanda se sia lecito ripudiare la moglie. Gesù risponde chiaramente di no e, senza equivoci, afferma che chi divorzia e si risposa commette adulterio, un peccato gravissimo da essere nei dieci Comandamenti