Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Colombano a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Il mare infinito

«Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». 
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede»

Schegge di vangelo 04_08_2013

In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio». Lc 12,13-21

Che cosa ci fa vivere? Che cosa ci sostiene nelle nostre giornate? Tutti i beni che abbiamo non soddisfano la nostra fame e sete. Non soltanto quando li usiamo male, ma anche quando li usiamo bene: perché ‘non ci bastano’ e non raggiungono lo scopo di renderci felici. C’è sempre un’altra cosa di cui abbiamo bisogno, un altro bene da ricercare. E’ così strana questa esigenza del cuore, è così umana questa domanda della vita, da non poter mai essere colmata in termini quantitativi. Non solo per quanto riguarda le cose, ma anche per quanto riguarda le persone. Nessuna persona, che ci ama e che amiamo, colma il livello del nostro desiderio e del bisogno del cuore. Come nella poesia di Montale: “Sotto l'azzurro fitto del cielo qualche uccello di mare se ne va;né sosta mai: perché tutte le immagini portano scritto: "più in là"!”. Dove cercare dunque, dove domandare, dove trovare, dove riposare? Occorre un mare infinito, occorre un cielo profondo, occorre un amore smisurato. Gesù ci invita ad arricchire davanti a Dio e l'unico modo è vivere la carità. Amando con verità e donando senza pretese, possiamo godere già ora della 'risposta' di Cristo, nella consolazione e nella gioia del cuore! E qual è la prima opera di carità? Come hanno sempre detto tutti i papi e i santi, è donare Cristo, affinché anche l'altro possa godere della felicità più grande. Domandando e donando Cristo percorriamo il mare infinito della risposta che ci è necessaria.