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MANIF POUR TOUS

Il Governo vuole la dissoluzione della Francia

Pubblichiamo l'intervento che Luca Volontè, presidente della Fondazione Novae Terrae, pronuncia oggi a Lione dal palco della Manif pour Tous, che si svolge contemporaneamente in diverse città europee, inclusa Roma.

Famiglia 02_02_2014
Manif pour Tous in Italia

Pubblichiamo l'intervento che Luca Volontè, presidente della Fondazione Novae Terrae, pronuncia oggi a Lione dal palco della Manif pour Tous, che si svolge contemporaneamente in diverse città europee compresa Roma (clicca qui per saperne di più). 


Cari amici di Francia, cari amici di Lione,
grazie di essere qui e grazie di avere invitato anche me.

Sapete che per 16 anni sono stato parlamentare italiano, per 3 anni Presidente del Gruppo del Partito Popolare Europeo al Consiglio di Europa. Sapete bene che il vostro Governo, dal Ministro Manuel Valls alla Signora Nejat mi adorano per aver promosso il Monitoraggio contro il Governo francese per l’abuso di violenze, la violazione della libertà di educazione e dei diritti dei genitori e la violazione della libertà di coscienza dei sindaci, della libertà di manifestazione per i cittadini, di espressione…

Mi sono permesso, nello scorso giugno in cui finivo il mio servizio politico, di lasciare un ricordo del mio impegno: Non si violano i diritti umani, nemmeno il Governo di Francia può farlo!

Ora, grazie alla Fondazione Novae Terrae, all’Istituto per la Dignità Umana, alla piattaforma CitizenGo, sono un pellegrino che visito amici, li sostengo, li esorto e incoraggio nelle buone battaglie e per la buona vita. Gli uomini veri si incontrano sempre, teniamo aperta la porta dei nostri cuori e la stupenda fantasia della Provvidenza sempre ci continuerà a sorprendere!

Diceva il vostro Bernanos: “La speranza è un rischio che dobbiamo correre!...La civiltà non crolla come un edificio, ma si svuota a poco a poco della sua sostanza finchè non ne resta più che la scorza”. 

In Francia, dopo le follie del peggior totalitarismo sovietico proposte da Peillon, dopo i divieti e le minacce ‘vetero cinesi’ della Nejat di carcere e multe per coloro che difendono il diritto umano alla vita contro l’aborto, dopo le recenti minacce anti cattoliche del Ministro Valls, il Governo mostra ancor più il volto contrario alla civiltà di Francia!

Il Governo vuole la dissoluzione della Francia, così come scrivevano Marx e Engels: la ‘tabula rasa’ inizia dalla distruzione fisica della famiglia! Se non fosse drammatico il ripetersi di tragedie del passato, dovremmo ridere di questi Ministri, copiano i maestri del terrore comunista e pensano di essere ‘innovatori’. Non c’è nessuna buona fede, c’è solo violenza e regime, solo famigliofobia e abolizione dell’umanità e della sua libertà. Si elimina la famiglia perché si vuole eliminare la democrazia, annientare la libertà sociale e rompere il contratto sociale e tornare allo statalismo totalitario.

No, la famiglia è la cellula sociale essenziale che rafforza il patto intergenerazionale, crea coesione sociale, rilancia il futuro. No, nella famglia nascono le virtù e le responsabilità dei futuri cittadini. No, tutti noi e tutti i bambini nella storia della umanità hanno avuto il diritto ad un papà ed ad una mamma!

I nostri "no" sempre vengono da molti "sì", dalla enorme positività della famiglia per noi, per le nostre famiglie, per i nostri figli, per la storia e la civiltà di tutto il mondo. E’ la nostra felice esperienza di famiglie che si oppone alla nuova tirannia e schiavitù dell’ «umanesimo ateo» descritto da De Lubac.

Amici miei, ancora il vostro Bernanos ricordava come «la maggiore minaccia per la libertà non sta nel lasciarsela togliere - perché chi se l’è lasciata togliere può sempre riconquistarla - ma nel disimparare ad amarla». Amiamo la nostra libertà, stimiamo la nostra esperienza, viviamo la verità del nostro cuore sino in fondo e mai correremo il rischio di ‘disimparare’, mai saremo omologati, sempre rialzeremo la testa con verità, fermezza e dolcezza.

Cosa ci ha insegnato la nostra esperienza? E’ vero quello che ci dicevano i nostri padri: «La verità sempre emerge e trionfa!». Non siamo noi a decidere i tempi, certo possiamo decidere come vivere la nostra vita, questa nostra scelta di vita è decisiva per il futuro di tutta la società! Corriamo di casa in casa, non c’è tempo da perdere, svegliamo i nostri amici e con loro lanciamo una grande resistenza della bellezza e della verità!

Altri amici, dopo di me e in un francese perfetto, parleranno della ideologia gender, delle lobby LGBT, dei diritti dei bambini e dei pericoli della GPA e della PMA, sino alle conclusioni di Tugdual Derville.

Due compiti, miei e vostri:

Primo, continuare a pregare, parlare, agire e manifestare, cioè mettere in pratica il diritto alla libertà di coscienza e religione, il diritto ad essere liberi e non schiavi del ‘peccato di Stato’.

Secondo, votare è un dovere morale.

Amici, tra qualche mese ci saranno elezioni europee ed elezioni comunali in Francia, finalmente la parola torna agli elettori, ai cittadini francesi. Dopo quello che è accaduto, è un dovere morale andare a votare e dare un forte e rumoroso segnale! Il voto delle europee è per voi il vero Referendum contro la Legge Toubirà e le tante leggi anti vita e famiglia del Governo! Non mancate all’appuntamento di metà maggio!

Dico ai politici presenti: coraggio, è il tempo della audacia e della coerenza!
“Non si può insieme ‘essere’ e ‘apparire’: bisogna scegliere!”. Scegliete di essere servitori del popolo e non politici  ‘galleggianti’!

A tutti voi, amici, chiedo di votare solo per i candidati che hanno dato prova certa e dimostrato di essere pronti a combattere per la buona battaglia, per promuovere vita e famiglia e libertà! In Europa e nei vostri comuni dovete sostenere coloro che vogliono, con noi e come noi, cambiare il mondo! I barbari sono alle porte, vogliono entrare nelle nostre case, ora è il tempo di riconquistare con dolcezza e fermezza la nostra casa, la nostra città, l’intera Francia!

Santa Giovanna d’Arco vi protegga sempre! Grazie!