Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Espedito a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Il funzionario del re

Gli chiedeva di scendere a guarire suo figlio (Gv 4, 47)

Schegge di vangelo 01_04_2019

In quel tempo, Gesù partì dalla Samarìa per la Galilea. Gesù stesso infatti aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella propria patria. Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero, perché avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme, durante la festa; anch’essi infatti erano andati alla festa. Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l’acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafàrnao. Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e gli chiedeva di scendere a guarire suo figlio, perché stava per morire. Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete». Il funzionario del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia». Gesù gli rispose: «Va’, tuo figlio vive». Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino. Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: «Tuo figlio vive!». Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: «Ieri, un’ora dopo mezzogiorno, la febbre lo ha lasciato». Il padre riconobbe che proprio a quell’ora Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive», e credette lui con tutta la sua famiglia. Questo fu il secondo segno, che Gesù fece quando tornò dalla Giudea in Galilea. (Gv 4, 43-54)

Contrariamente al centurione romano che manifesta fin dal primo momento la fede in Gesù ("o Signore non sono degno, ma di' soltanto una parola..."), il funzionario del re ha una fede imperfetta. Infatti, egli non aveva chiaro il fatto che Gesù potesse guarire anche a distanza: bastava anche solo una Sua parola. Nonostante questo Gesù guarisce suo figlio che stava per morire, in quanto, anche se la sua fede era imperfetta, il Signore apprezza il fatto che abbia percorso i trentatré chilometri che separano Cafarnao da Cana. Inoltre, a dispetto della sua elevata posizione sociale (probabilmente era al servizio di Erode Antipa) si era avvicinato a Gesù chiedendoGli umilmente un aiuto. Gesù apprezza sia la perseveranza che l'umiltà di quest'uomo. Ecco perché questa supplica fatta con una fede imperfetta raggiunge comunque il suo obiettivo.