Il fumo di Satana
Se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? (Lc 11, 18)
In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde». (Lc 11, 14-23)
Giustamente Gesù risponde a chi lo accusa di essere inviato del diavolo anziché di Dio, facendo notare che se scaccia i demoni non può essere amico del diavolo: sarebbe una contraddizione! L'argomentazione non fa una piega e infatti lascia senza parole i suoi accusatori. Questo insegnamento vale anche per noi cristiani di oggi, infatti uno dei mali più gravi che possono capitare nella Chiesa è la divisione. La discordia tra i credenti su questioni dogmatiche o morali è molto grave. Ecco perché la Chiesa ha sempre combattuto le eresie e gli scismi. Il papa San Paolo VI, con rammarico, constatava nel 1972 come il "fumo di Satana" fosse penetrato nel Sacro Recinto, cioè nella Chiesa.