Il Duomo di Federico II che fece rinascere Altamura
Il Duomo di Altamura, dedicato a Santa Maria Assunta, è una delle quattro chiese palatine della Puglia cui venne concesso il privilegio di dipendere direttamente dalla Santa Sede e dal re. Federico II di Svevia ne ordinò e finanziò la costruzione nell'ambito della rinascita della città distrutta dai saraceni.
Il Duomo di Altamura, cattedrale della diocesi omonima, è una delle quattro chiese palatine della Puglia, cui venne concesso il privilegio di essere sottratta dalla giurisdizione vescovile per dipendere direttamente dal sovrano, al quale spettava la nomina degli arcipreti, e dalla Santa Sede. Lo afferma un diploma datato 1232, firmato a Melfi da Federico II, promotore, nonché finanziatore, in quegli anni, della fondazione della chiesa ed artefice della rinascita della città pugliese in seguito alla distruzione avvenuta per mano saracena. La fabbrica sveva rovinò in parte a causa di un violento terremoto e fu riedificata nel 1316, sotto il governo di Roberto d’Angiò, da maestri d’arte provenienti da Bitonto. Un’iscrizione gotica sopra la porta aperta lungo il fianco settentrionale, detta angioina, ricorda il tragico evento e l’avvenuta ricostruzione.
E’ meraviglioso il rosone trecentesco al centro del prospetto principale: le sue quindici colonnine si raccordano in archetti trilobati formando una raffinata raggiera al centro della quale trova posto l’immagine dell’Agnus Dei. Altrettanto prezioso, e più tardo di un secolo, è il portale racchiuso in un protiro sporgente poggiante su colonne sostenute da leoni cinquecenteschi. Una fitta decorazione racconta lungo gli archi ventidue episodi della vita di Gesù, dall’Annunciazione alla Pentecoste. L’Ultima Cena è rappresentata nei rilievi dell’architrave e la lunetta sovrastante è occupata da Maria in trono col Bambino e due angeli. La facciata è anche caratterizzata da due poderosi campanili eretti nel Cinquecento, cui furono aggiunte cuspidi barocche nel Settecento. Le due torri sono raccordate da una balaustra dal centro della quale si affaccia il simulacro della Vergine Immacolata.
Lo spazio interno ha un impianto di tipo basilicale, tripartito da colonne e pilastri. La regale imponenza gli è conferita dall’opulenza dei marmi e degli stucchi dorati con i quali tutte le superfici, soffitto compreso, vennero rivestite nell’ambito di una ristrutturazione ottocentesca. Il gusto romanico della costruzione sveva resta ancora impresso negli splendidi capitelli e nella presenza stessa dei matronei.
Al termine della navata centrale è posizionato il settecentesco, maestoso altare maggiore, in marmi policromi, la cui pala è un’Assunzione della Vergine, dipinta da Leonardo Castellano nel 1546. Il coro, con i suoi sessantaquattro stalli, la sedia vescovile e il pulpito sono capolavori dell’arte dell’intaglio ligneo del XVI Secolo. Sulla destra si trova un ambone cinquecentesco di pietra bianca, di forma ottagonale, con pannelli istoriati da episodi della vita di Cristo. In chiesa si conservano, infine, una tela di Domenico Morelli che nel 1876 interpretò in chiave moderna la Conversione di San Paolo, e un presepe in pietra policroma del 1587.
La Cattedrale di Altamura è dedicata a Santa Maria Assunta. Anche qui è possibile varcare una delle Porte Sante del Giubileo straordinario della Misericordia.