Il digiuno
Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno”. Mt 9,15
Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno”. Mt 9,15
Questo Vangelo ci raggiunge nel primo Venerdì di Quaresima. Viviamo una circostanza che rappresenta al vivo quello che il Vangelo annuncia. Papa Benedetto, ‘amico dello sposo’ Gesù, lascia l’esercizio del ministero petrino. Non possiamo non avvertire questo fatto come un’eco di questa pagina di Vangelo: in qualche modo, anche a noi ‘è tolto lo sposo’. E allora, digiuniamo! Il digiuno del corpo, tralasciando almeno in parte il cibo; il digiuno di ogni nostra pretesa di superbia, di comando, di capacità a determinare i fatti della vita e i grandi avvenimenti della storia. Il digiuno è un modo concreto per esercitare il distacco e per porre le questioni della vita davanti a Dio: digiuno e preghiera.