Il Cuore di Dio
«Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta». Lc 15, 4-6
«Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”». Lc 15, 4-6
È talmente concreto e umano l’amore di Dio, da battere in un cuore umano. Il Cuore di Gesù è l’amore incarnato, sperimentato, vissuto. Si compie nell’atto supremo del dono di sé sulla croce, ma si realizza ogni giorno nella cura verso le persone. Ogni giorno è la festa del Cuore di Gesù! L’immagine del pastore che cerca la singola pecora perduta parla di un amore personale e di una cura verso ciascuno. Abbiamo mai percepito Gesù commuoversi per noi?Ritroviamo nella nostra vita i tratti di questo amore che guarda ciascuno, lo pensa, lo ama, lo ricerca, lo protegge, lo circonda di cure, lo accompagna attraverso persone, lo indirizza con proposte e inviti. Ogni persona ritrovata e abbracciata diventa la gioia di Gesù, la gioia di Dio stesso. La vibrazione del Cuore umano di Gesù esprime il sentimento di Dio eterno e infinito, pieno di passione per l’uomo. “Rallegratevi con me”, ci dice Gesù: la sua gioia è contagiosa. Tutto è condivisione nella vita cristiana; la gioia di uno diventa gioia di molti.