Il Credo postmoderno che ha sostituito quello della Chiesa
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Anche la contemporaneità ha i suoi dogmi (umanisti, ambientalisti, ecc.) così intangibili che li si può elencare come una professione di fede. Perché anche il laicismo, in fin dei conti, è una religione.
Il Credo della Chiesa cattolica è stato sostituito da tempo da un credo postmoderno tutto fatto di umanesimo, ambientalismo e teoria del gender. I nostri contemporanei odiano il politicamente corretto, ma alla fine si conformano ad esso. Senza intenti blasfemi è facile allora tradurre il Credo della Chiesa nel Credo modernista professato da molti.
Credo solo nell’Uomo,
essere onnipotente,
creatore del bene e del male,
di tutte le cose condivisibili e non condivisibili.
Credo in un solo Signore, l’Ambiente,
unigenito figlio del Creato,
nato dal Nulla prima di tutti i secoli:
pazzia da pazzia, paura da paura, bugia da bugia,
generato e non creato dalla stessa sostanza dell’ideologia;
per mezzo di lui tutte le cose sono state venerate.
Per noi uomini e per le nostra salvezza l’ecologia discese dal cielo,
e per opera dello Spirito del Concilio
si è incarnato nel seno della Chiesa
e si fece enciclica.
Fu inquinato sotto il biossido di carbonio,
non morì e fu esaltato.
Nel terzo millennio resuscitò,
secondo il mainstream, è salito all’ONU,
siede alla destra della Thunberg.
E di nuovo verrà, nella menzogna,
per giudicare chi ragiona e chi ha buon senso,
e il suo regno animale e vegetale non avrà fine.
Credo nella teoria del gender,
che è Tutto e dà senso a tutto,
e procede dal gay e dal trans.
Con il gay e il trans è adorata e glorificata,
e ha parlato per mezzo dei discriminati.
Credo la Chiesa,
molteplice, fragile, multireligiosa, fai da te.
Professo un solo Sinodo,
per il condono dei peccati.
Aspetto la risurrezione del paganesimo,
e l’intelligenza artificiale che verrà.
Amen.
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