Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Cristo Re a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Il contrasto

Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?» (Mt 26,14-25)

Schegge di vangelo 01_04_2015
Vangelo

In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù. Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto». (Mt 26,14-25)

Stare a tavola con gli amici, in occasione di una grande festa, è un avvenimento che riempie il cuore. Tanto più se gli amici collaborano nella preparazione della cena, come in questo caso. Ma una lama di ghiaccio taglia l’atmosfera; un’ombra nera invade la stanza. Gesù percepisce l’incombere dell’insidia e la manifesta con chiarezza ai discepoli riuniti. L’intesa amicale viene scossa e ciascuno, sorprendentemente, sembra dubitare di se stesso: “Sono forse io, Signore?”. Emerge in superficie il dubbio che tutti, anche inconsapevolmente, covano nel cuore: “Sarà lui il Messia, o dobbiamo aspettarne un altro?” Giuda procede per la sua strada. Anche Gesù percorre il suo cammino, teso a compiere la volontà del Padre.