Il contadino e la Madonna della Guardia
Tra i vari titoli con cui la Chiesa venera Maria c’è anche quello di Nostra Signora della Guardia. L’origine è in un evento miracoloso verificatosi sulla cima del monte Figogna, sopra Genova, nel 1490 quando a un contadino di nome Benedetto Pareto, apparve la Vergine, indicandogli dove voleva sorgesse il santuario.
Tra i vari titoli con cui Santa Madre Chiesa venera Maria c’è anche quello di Nostra Signora della Guardia. L’origine di questa devozione si deve ricercare nell’evento miracoloso verificatosi sulla cima del monte Figogna, in quel di Genova. Siamo nell’anno del Signore 1490 quando a un contadino della zona, di nome Benedetto Pareto, apparve, maestosa e bellissima, la Vergine, indicandogli il luogo dove voleva sorgesse un santuario a Lei intitolato. Maria vinse l’incredulità di Benedetto e dei suoi conterranei e familiari, cui era stato raccontato l’accaduto, con una guarigione miracolosa dello stesso Benedetto, ferito in una grave caduta il giorno seguente l’epifania prodigiosa.
L’episodio convinse il popolo a erigere una primitiva cappella, oggi detta “dell’apparizione” , un piccolo edificio rettangolare sormontato da un semplice tetto di legno, caratterizzato all’esterno dalla statua di san Luigi Orione in preghiera, poco distante dal santuario vero e proprio. Quest’ultimo fu edificato a partire dal 1530, dato il crescente numero di devoti che qui accorrevano e grazie alle donazioni della nobiltà locale. A quest’epoca risale anche il campanile e l’ospizio per i pellegrini. Per gli stessi motivi, nel corso dell’Ottocento, si rese necessaria la costruzione di un più ampio edificio, finalmente inaugurato nel 1890.
La chiesa ha un corpo a croce latina e tre navate scandite da archi a tutto sesto. Navata centrale e controfacciata sono interamente affrescate con episodi della vita della Vergine, opera novecentesca di Antonio Giuseppe Santagata, rispettivamente raffiguranti l’apparizione e l’offerta a Maria del “cuore” della città. La Gloria di Maria tra gli Angeli e i Santi protettori della Repubblica di Genova, firmati dal pittore Arzuffi, occupa la calotta della cupola mentre nel registro inferiore sono ricordati alcuni momenti salienti della storia del capoluogo ligure, quale l’arrivo di Cristoforo Colombo nelle Americhe. Simulacri del medico San Pantaleo e San Michele, provenienti dalla chiesa cinquecentesca, cui ci si rivolge per mali che affliggono il corpo e lo spirito, sono tuttora conservati nella cappella che si apre lungo il lato sinistro del transetto.
Dietro l’altare maggiore, in pregiato marmo bianco, una piccola edicola accoglie la statua della Madonna della Guardia, la cui iconografia, diffusa e replicata in tutta la zona, riproduce la Vergine con in braccio il Bambino e, sulla destra, inginocchiato dinanzi a Loro, Benedetto Pareto. Ai piedi di Maria il Papa emerito Benedetto XVI pose, in occasione della visita del 2008, una rosa d’oro. Quello della Madonna della Guardia, cosiddetto perché il punto in cui sorge era, nell’antichità, strategico all’avvistamento di eventuali flotte nemiche, è il santuario mariano più importante della Liguria. Benedetto XV, al secolo Giacomo Paolo Giovanni Battista della Chiesa , genovese di nascita, ne elevò il rango, eleggendolo a Basilica Minore.