Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Pasquale Baylón a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Il coinvolgimento di Dio nella storia umana

Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo (Mt 1, 1)

 

Schegge di vangelo 17_12_2020 English Español

Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici». (Mt 1, 1-17)

L’incarnazione implica il coinvolgimento materiale di Dio nella storia umana e nella società, la cui cellula fondamentale è costituita dalla famiglia, con tutti i punti di forza e di debolezza che l’hanno accompagnata nei secoli. Ad esempio, tra gli antenati di Gesù è ricordato Davide, che si macchiò di omicidio e adulterio, ma poi con umiltà rientrò in sé e si pentì. I cristiani, dunque, non si distinguono dagli altri uomini in quanto superiori sul piano umano bensì per la loro umiltà che li fa confidare sempre più nell'aiuto concreto di Dio nella loro vita.