Il Cile no baby trans
Il Congresso Nazionale del Cile ha vietato di finanziare con soldi pubblici trattamenti ormonali e interventi chirurgici su minori.
Il 20 novembre scorso il Congresso Nazionale del Cile ha vietato (22-19) di finanziare con soldi pubblici trattamenti ormonali e interventi chirurgici su minori, quando tali pratiche non hanno solide basi scientifiche.
A favorire questa decisione è stato anche un articolo della giornalista Sabine Drysdale sul quotidiano nazionale BíoBío. Dichiara la Drysdale a Gender Clinic News: «Fino al 29 maggio, quando è stato pubblicato il mio articolo su Bíobío, la maggior parte dei cileni era all'oscuro delle terapie di affermazione di genere somministrate ai minori. I termini disforia di genere, bloccanti della pubertà o ormoni del sesso opposto non erano di pubblico dominio. I cileni non avevano idea che i dottori prescrivessero liberamente questi farmaci al primo appuntamento a bambini vulnerabili e mentalmente in difficoltà, che andavano a trovarli con i loro genitori terrorizzati, ai quali era stato detto: "Trasforma tuo figlio in un trans o si suiciderà". Pochissime persone sapevano che questi farmaci avrebbero trasformato bambini sani in giovani sterili, in menopausa e anorgasmici, in adulti affetti da osteoporosi, malattie metaboliche e altre gravi condizioni di salute che riducono la qualità e la durata delle loro vite. Non se n'è mai parlato».