Il bus delle famiglie subisce i primi attacchi
Il Gay Center scrive ai sindaci italiani per impedire che il Bus delle libertà di CitizenGo attraversi lo stivale.
La piattaforma on line CitizenGo ha allestito un autobus che riporta sulle fiancate queste scritte: “I bambini sono maschi, le bambine sono femmine. La natura non si sceglie. Stop gender nelle scuole”. Il bus ha già fatto tappa in Spagna e da ieri fino al 30 settembre toccherà anche 7 città italiane.
L’associazione Gay center vuol boicottare il tour e così ha scritto ai sindaci di Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari perché tolgano i manifesti che in queste città reclamizzano l’iniziativa e che recano sloga a favore della famiglie e soprattutto impediscano all’autobus di transitare per le strade delle loro città.
Secondo il Gay center il tour “è rivolto a violare la dignità dell’esistenza delle persone trans, già fortemente discriminate a livello sociale. Una campagna basata sull’odio e volta a danneggiare ulteriormente la visibilità e l’esistenza delle persone trans”.
Quelli del Gay center hanno la coda di paglia: perché la difesa della famiglia dovrebbe offendere le persone omosessuali e transessuali? E dove è finita la libertà di espressione dato che loro invocano la censura?
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