I trans e i veri invisibili
Trans e gay sempre al centro dell'attenzione, ma chi si occupa ad esempio dei maschi separati che, solo in Italia, si suicidano 200 all'anno?
Interessante riflessione articolata dal giornalista Marcello Rossi su La Pulce: nella giornata del 20 novembre scorso è stata organizzata ad Alessandria «una fiaccolata contro la transfobia, una manifestazione dedicata a una minoranza ristrettissima – le persone trans – che sembra monopolizzare l’attenzione pubblica. L’evento, largamente pubblicizzato, si inserisce in una tendenza che vede il tema della transfobia elevato a emergenza sociale, nonostante i numeri oggettivamente limitati. Questo accade mentre questioni ben più gravi e diffuse, come i suicidi tra gli uomini separati, restano relegate ai margini del dibattito. Secondo i dati, ogni anno in Italia si registrano circa 200 suicidi di uomini separati, vittime di sentenze giuridiche molto spesso esageratamente volte a tutelare la parte femminile. […]
I padri separati costituiscono una parte consistente della popolazione maschile in difficoltà economica e psicologica, ma raramente ricevono lo spazio mediatico che viene invece riservato alle tematiche LGBT. È legittimo chiedersi perché eventi come la fiaccolata contro la transfobia abbiano così tanto spazio, mentre le tragedie dei padri separati – uomini reali, con famiglie e storie di vita, che finiscono per togliersi la vita – siano quasi invisibili. Forse la risposta risiede in un’agenda culturale che privilegia la narrazione di un’unica categoria di vittime, ignorandone altre di uguale, se non maggiore, gravità».
Sottoscriviamo.