I talenti
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”». Mt 25,14-20
«Avverrà infatti come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”». Mt 25,14-20
La ricchezza del Signore invade la nostra vita. Saremmo persino tentati di conservarla nei cassetti e chiuderla nei forzieri, per non disperderla o vanificarla. Invece va usata, trafficata, rischiata. Va seminata, gettata nel terreno, dispersa. La vita ricomincia ad ogni giornata, si esprime nei rapporti, si rinnova nell’iniziativa di ogni istante. Non è la pigra e rassegnata levata del mattino, ma la risposta a una chiamata, la corrispondenza a una vocazione, lo stare di fronte a una Presenza. Può ben darsi che abbiamo l’impressione di sprecare tempo, energie, denaro, occasioni, senza vedere frutto per molto tempo. Ma c’è un luogo dove il talento, trafficato e usato, cresce senza misura. Se non davanti ai nostri occhi, il frutto del lavoro e dell’impiego della vita cresce davanti agli occhi di Dio.