I soldi e la felicità
Se ne andò rattristato, possedeva infatti molti beni (Mc 10, 22)
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio». (Mc 10, 17-27)
I soldi danno la felicità? Si potrebbe rispondere che se non danno felicità almeno la imitano parecchio, ma non è un modo serio di affrontare la questione. Non si deve confondere la felicità con il benessere. Il benessere è dato dalla salute, da rapporti amichevole, dall'avere la giusta quantità di denaro, ma questo non è detto che coincida con la felicità della persona. Ad esempio, il giovane ricco, a cui Gesù propone di lasciare tutto e seguirLo, se ne va via rattristato rifiutando la proposta di Gesù, in quanto i suoi molti beni diventano un ostacolo per rispondere positivamente alla chiamata. Per non perdere il benessere ha così rinunciato alla felicità. L'amore richiede sforzo e impegno per compiere la volontà dell'amato, ma il sacrificio, abbandonando il benessere, significa gioia e realizzazione piena. Insomma... un ottimo affare!